Il cellophane è un rifiuto molto frequente, che spesso troviamo nei posti sbagliati (come, in generale, la plastica), anche perché si tratta di un materiale di larghissimo consumo che puntualmente finisce nella spazzatura. Con tutte le conseguenze anche di carattere ambientale. Eppure il cellophane può essere quasi sempre riutilizzato, evitando così lo spreco del materiale e l’ingombro di un rifiuto.
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Per conservare gli alimenti
Ad esempio, si può riutilizzare per conservare i cibi. Bisogna evitare che si buchi, qualora l’oggetto avvolto presenti delle punte, altrimenti la corretta conservazione di quest’ultimo ne risulterebbe compromessa. In questo modo, fa sì che il cibo non prenda polvere ed evita che si secchi a contatto con l’aria.
Per imballare oggetti
Un uso alternativo del cellophane è quello di imballare gli oggetti: può proteggere strumenti o prodotti fragili da polvere, graffi e umidità. Basta avvolgere l’oggetto completamente, sigillare bene i bordi in modo da ottenere un involucro resistente e pratico. Utile per tazze, tazzine, soprammobili o anche prodotti per l’igiene che si intendono regalare.
Per confezionare i biscotti di Natale
Nel periodo natalizio, se siete soliti preparare i biscotti per poi regalarli ai vostri cari, potete riutilizzare il cellophane proprio per confezionarli. Basta poggiarli sul foglio, disporre i biscotti e chiudere quello che diventerà un sacchetto, con un nastrino a tema. Completatelo con un tag con il nome del destinatario e il gioco è fatto.
Per proteggere dagli schizzi
Ancora, potete usarlo per coprire piccoli oggetti o le superfici quando vi dedicate al fai-da-te o ai lavori “sporchi”, ovvero quelli che prevedono l’uso di vernici, colla e non solo, per proteggerli temporaneamente. In alternativa potreste usarlo intorno al piano cottura quando friggete o preparate dei sughi che, puntualmente, schizzano fuori dal tegame.
Come fascia impermeabile
In mancanza d’altro, potete usarlo per coprire dei bendaggi o dei cerotti mentre fate la doccia per evitare che l’acqua arrivi sulla ferita o che l’adesivo si stacchi. Si tratta di una soluzione di emergenza, naturalmente, ma che vi permette di usarlo almeno un’altra volta.
Per la germogliatura di semi o talee
Se avete il pollice verde, potete usare il cellophane per coprire i vasetti nei quali avete piantato dei semi. Otterrete un effetto serra utile alla loro germogliazione. Tenetelo ben saldo ai lati del vaso o del contenitore nel quale avete piantato i semi con l’aiuto di un elastico.
Per confezionare mazzi di fiori
Infine, potete riutilizzarlo per confezionare dei mazzi di fiori o delle piantine da regalare. Vi basta stendere il foglio su una superficie piana, posizionare ordinatamente il mazzo al centro leggermente inclinato, quindi avvolgere tirando bene i lati e piegando verso il basso. Fatto questo non vi resta che chiudere il tutto con del nastro adesivo o dello spago ed aggiungere a piacere un secondo strato, magari di tulle o di altro materiale, e di un colore diverso.
Quando non si può riutilizzare
In alcuni casi il cellophane non è riutilizzabile, e va solo smaltito correttamente. Se è stato a contatto con carne cruda, pesce o cibi altamente deperibili. Se è molto unto o difficile da pulire.
Se si è strappato o deformato: potrebbe non essere più igienico né utile.
Dove si butta
Il cellophane si getta sempre nel cassonetto della plastica, anche quando è sporco di residui di cibo. Questi, ovviamente, vanno tolti, così la pellicola possa essere riciclata in maniera ottimale. Se sporco di olio o sugo, il cellophane va, in ogni caso, buttato nella plastica. Qualora si sia in possesso di pellicola biodegradabile, allora questa la si può gettare nel cassonetto dell’umido.
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Foto copertina via Pxhere
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