Val di Vara: alla scoperta della valle più verde d’Italia e del primo paese biologico d’Europa

È Varese Ligure, duemila abitanti in provincia di La Spezia, uno dei borghi più belli d’Italia e fiore all’occhiello del Biodistretto della Val di Vara in cui il 60 per cento della superficie agricola certificata è biologica

biodistretto val di vara

Il Guardian l’ha definita la valle più verde d’Italia e l’ha inserita tra i 20 luoghi nel mondo che si contraddistinguono per la realizzazione di progetti importanti all’insegna del rispetto dell’ambiente e in grado di salvaguardare e valorizzare la propria comunità e il proprio patrimonio culturale. È l’Alta Val di Vara nell’entroterra ligure, un’area di circa 345 chilometri quadrati al confine tra la provincia di La Spezia, la Toscana e l’Emilia Romagna, in cui si susseguono i comuni di Carro, Carrodano, Maissana, Zignago, Sesta Godano, Rocchetta Vara e Varese Ligure, circa seimila abitanti in totale. Attraversare la valle significa immergersi nella bellezza di corsi d’acqua limpida, boschi e prati verdi e meravigliarsi di fronte al fascino dei borghi antichi, dei castelli e dei mulini che adornano il territorio e ne raccontano la sua storia.

BIODISTRETTO VAL DI VARA

Un luogo incontaminato che, all’inizio degli anni novanta, grazie all’intuizione dell’allora sindaco di Varese Ligure, Maurizio Caranza, scomparso nel 2007, ha deciso di combattere abbandono e isolamento puntando sull’agricoltura biologica, lo sviluppo ecosostenibile e le energie rinnovabili. Così, mentre l’intera valle, giorno per giorno, portava avanti il suo percorso di conversione al biologico, nel 1999, Varese Ligure ha ottenuto il riconoscimento di primo paese interamente biologico d’Europa. E nel 2006 è nato il Biodistretto della Val di Vara, una realtà unica che oggi conta ben 95 aziende bio fondate sulla gestione sostenibile delle risorse: imprese agricole e botteghe artigianali, ristoranti, hotel, agriturismi, fattorie didattiche e iniziative turistiche che promuovono la scoperta del territorio a contatto con la natura e le specialità del posto. Persone appassionate e un numero sempre maggiore di giovani.

Photo credit: Biodistretto Val di Vara/Facebook

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VAL DI VARA, LA VALLE DEL BIOLOGICO

Nel Biodistretto, ben il 60 per cento della superficie agricola certificata è biologica. C’è la cooperativa casearia Val di Vara che raccoglie e trasforma in formaggi il latte dei produttori associati: prodotti realizzati con ricette antiche e i primi a ricevere in Liguria la certificazione biologica. E ci sono le mucche Limousine che pascolano in totale libertà a mille metri di altitudine. Qui crescono le erbe officinali, si coltivano zafferano, mirtilli e frutti di bosco e anche un luppolo locale, l’ingrediente perfetto di una speciale birra biologica. E si prepara la pasta fresca fatta in casa.

Un percorso attraversato dai sentieri dell’Alta Via dei Monti Liguri quello dell’Alta Val di Vara, dove è possibile effettuare attività escursionistiche e cicloturistiche e solcato da numerosi torrenti che confluiscono nel fiume Vara dove praticare kayak, rafting e canyoning. Per i più coraggiosi ci sono anche gli impianti di risalita del Parco Avventura Val di Vara. Il Monte Gottero (1.640 m), un belvedere grandioso, oltre ad essere un’oasi faunistica, ospita anche alcune specie poco comuni di flora alpina. La Foce dei Tre Confini, poco distante, ci ricorda invece che questo territorio segnò, a lungo, la linea di confine tra la Repubblica di Genova, il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana.

Un patto per lo sviluppo sostenibile del territorio quello siglato dagli agricoltori, dalle associazioni, dagli operatori turistici e da tutte le altre realtà che aderiscono al Biodistretto e che sfocia anche nel ValleBio Festival, quest’anno in programma per il prossimo 6 settembre.

Photo credit: Biodistretto Val di Vara/Facebook

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Uno scrigno prezioso l’Alta Val di Vara dove non esiste la parola “fretta” e dove tutto avviene nel pieno rispetto dei tempi e dei ritmi naturali. Fiore all’occhiello: Varese Ligure, uno dei borghi più belli d’Italia, il primo comune italiano ad ottenere le certificazioni ambientali (ISO 14001 e EMAS), premiato dall’Unione Europea, nel 2004, come migliore comunità rurale.

Photo credit: Fabio Caironi/Shutterstock.com

VARESE LIGURE, IL PRIMO PAESE BIOLOGICO D’EUROPA

Il borgo, che oggi conta circa 2.000 abitanti, risale al 1.161 ed è un paese dalla suggestiva atmosfera medievale: si tratta, infatti, di una città murata. Varese Ligure ha mantenuto l’originario impianto urbanistico, a partire dal castello del 1435, i portali di pietra e le chiese tra cui quella di San Filippo Neri e Santa Teresa D’Avila, consacrata nel 1676, nella quale è possibile ammirare il San Francesco Saverio dell’artista Gregorio De Ferrari, maestro del Seicento genovese. Affreschi e ornamenti preziosi decorano invece l’oratorio dei Santi Antonio e Rocco.

Un vero e proprio gioiello il Borgo Rotondo, l’antica sede del mercato, dove oggi si concentrano le attività artigianali. Una piazzetta in cui le case sono tutte uguali, colorate e a due piani: al pianterreno adibite a magazzino o laboratorio, al piano superiore ad abitazione.

Photo credit: Fabio Caironi/Shutterstock.com

Piccoli tesori artistici come il ponte di Grecino (1515) ad una sola arcata che sovrasta il torrente Crovana. Vi è poi il Museo Contadino che, al suo interno, custodisce gli attrezzi antichi utilizzati da boscaioli, falegnami, calzolai. Non mancano i costumi tipici.

 

Photo credit: Fabio Caironi/Shutterstock.com

Un borgo da ammirare in ogni suo angolo, Varese Ligure, e da cui è impossibile andar via senza aver prima assaggiato i corzetti, la pasta tipica della cucina ligure a forma di disco.

Photo credit: Biodistretto Val di Vara/Facebook

Un paesaggio da scoprire lentamente quello dell’Alta Val di Vara, e un’ottima idea per una vacanza rigenerante alla scoperta dei meravigliosi borghi che, da Nord a Sud, costellano il nostro Paese: gemme nascoste che lottano per non scomparire.

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