Parmigiano Reggiano: una carica di energia totalmente naturale. Ricco di calcio, privo di additivi e conservanti

I benefici naturali di un formaggio davvero speciale del Made in Italy. Da nove secoli si produce sempre allo stesso modo. E sempre negli stessi luoghi. Quanto mangiarne e come usarlo a tavola

PARMIGIANO LE QUANTITÀ CONSIGLIATE

Buono e fa bene. Il Parmigiano Reggiano è un prodotto naturale e gustoso. Privo di qualsiasi additivo e conservante, è un ingrediente prezioso nella dieta di tutti i giorni. Un cibo semplice, ma ideale in una corretta alimentazione. Un prodotto da portare in tavola con grande entusiasmo, e non solo per le sue proprietà e qualità organolettiche.

BENEFICI PARMIGIANO REGGIANO

Le origini di questo antichissimo formaggio risalgono al Medioevo, e oggi, a fronte di 330 caseifici produttori (con un volume di ricavi pari a 2,4 miliardi di euro all’anno), concentrati nella sua zona di origine in Emilia centro occidentale e nel mantovano, le tecniche produttive restano di fatto quelle di nove secoli fa. Quando il Parmigiano Reggiano fu inventato dai monaci benedettini e cistercensi.

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INGREDIENTI PARMIGIANO REGGIANO

Il segreto del successo del Parmigiano Reggiano è rappresentato dalla volontà dei suoi produttori di rimanere fedelmente ancorati alla tradizione e ad una tecnica di produzione decisamente artigianale. Gli ingredienti sono solo tre: il latte, il caglio e il sale.

Il latte, rigorosamente crudo, arriva solo dal territorio, ben circoscritto dalle stringenti regole europee che classificano il Parmigiano Reggiano come un formaggio DOP, ovvero a denominazione di origine protetta. E in particolare realizzato esclusivamente nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno.

In quest’area c’è un latte particolare, caratterizzato da una singolare e intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituiscono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolare produzione.

EFFETTI BENEFICI PARMIGIANO REGGIANO

Tecniche artigianali e collaudate da secoli, caratteristiche uniche ambientali e sostenibili del territorio, materia prima selezionata e curata nelle sue caratteristiche: da qui si spiega il valore del Parmigiano Reggiano. Partiamo dagli effetti per le ossa, ovvero dal calcio, del quale questo formaggio è davvero molto ricco.

Il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali: 50 grammi di Parmigiano Reggiano forniscono all’organismo oltre il 70% del fabbisogno quotidiano di calcio per una persona adulta che segue una dieta sana ed equilibrata di 2000 kcal.

Il calcio contribuisce inoltre al normale metabolismo energetico. Una porzione da 25 grammi apporta infatti un alto contenuto di proteine che contribuiscono alla crescita e al mantenimento della massa muscolare.

STAGIONATURA PARMIGIANO REGGIANO

La stagionatura minima è di 12 mesi (il più lungo periodo di stagionatura minima di tutti i formaggi DOP), ma è intorno ai 24 mesi che il Parmigiano Reggiano raggiunge la maturazione adatta ad esprimere le caratteristiche tipiche. Può stagionare anche oltre, fino a 36 o 48 mesi o anche di più, manifestando aromi e profumi inesplorati. Nella stagionatura, grazie all’azione degli enzimi liberati dai batteri lattici, le proteine vengono scomposte in pezzi più piccoli, in peptidi e in amino-acidi liberi, mattoni base della catena proteica. Questa azione di scomposizione proteica (proteolisi) determina le proprietà della struttura e le caratteristiche sensoriali del Parmigiano Reggiano.

Le diverse stagionature regalano sensazioni aromatiche differenti e lo rendono particolarmente versatile in cucina adattandosi a molte preparazioni e abbinamenti.

PARMIGIANO REGGIANO, UN PRODOTTO DEL TERRITORIO

L’eccellenza di questo prodotto risiede nella lunga tradizione di cui è custode. I primi a produrlo infatti furono i monaci durante il Medioevo, che riuscirono a dare vita a un formaggio capace di conservarsi nel tempo. Per riuscirci, cominciarono ad asciugare la pasta e ad aumentare le dimensioni delle forme, consentendo così al formaggio di conservarsi. Una proprietà che permise al Parmigiano Reggiano di cominciare a viaggiare per farsi conoscere in tutto il mondo. Una delle prime testimonianze letterarie di questa eccellenza è addirittura del 1344 e porta la firma del grande Giovanni Boccaccio, che nel ‘Decamerone’ descrive la contrada del Bengodi e cita una montagna di “parmigiano grattugiato” su cui venivano fatti rotolare “maccheroni e raviuoli”.

PARMIGIANO REGGIANO IN CUCINA

Le diverse stagionature regalano sensazioni aromatiche differenti e lo rendono particolarmente versatile in cucina adattandosi a molte preparazioni e abbinamenti:

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