Il batterio killer che imperversa oramai da qualche settimana ha fatto il trentesimo morto, il ventinovesimo in Germania (l’altro è in Svezia): un uomo di 57 anni è deceduto a Francoforte, hanno annunciato giovedì le autorità regionali. Il numero dei casi di contagio, si attesta ormai oltre le 2.800 unità, sparse in quattordici Paesi diversi. Ma non riguarda l’Italia che al momento, nonostante qualche falso allarme (un cittadino tedesco morto a Merano, ma per altre cause), rimane al di fuori del raggio d’azione del batterio.
ATTENTI AI LEGUMI – «L’Italia non ha avuto nessun caso, questo non significa che non potremmo avere un cittadino che viene dalla Germania colpito dal batterio, ma l’Italia è pronta a circoscrivere eventuali focolai» ha assicurato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella informativa al Senato sul batterio killer. «Alcune associazioni di consumatori – ha continuato – e alcuni parlamentari hanno chiesto il blocco dei prodotti dalla Germania. Misure di cautela non sono assolutamente necessarie». Il ministro ha poi aggiunto che «allo stato attuale la fonte epidemica resta sconosciuta, attualmente si ipotizza, e questo sembra dotato di un certo fondamento, come alla base dell’infezione ci possano essere germogli vegetali di erba medica, lenticchie, fagioli, zucche e fieno greco».