Secondo una ricerca, che sara’ pubblicata a breve, i bambini che maltrattano gli animali covano una propensione al bullismo. In pratica ritengono che maltrattare un animale sia una “violenza socialmente accettabile”.
I dati, che dimostrano questo risultato sono stati ottenuti da due ricercatori italiani: Camilla Pagani e Francesco Robustelli dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr, coordinati da Frank R. Ascione docente della University of Denver. La ricerca, che sara’ pubblicata su Anthrozos mostrera’ i dati raccolti attraverso un test in cui sono analizzate le relazioni tra bambini e adolescenti e gli animali.
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Spiega Camilla Pagani autrice della ricerca:
La maggior parte dei ragazzi ha mostrato di considerare violente anche azioni cosiddette ?socialmente accettabili’, delineando un concetto di violenza verso gli animali piu’ ampio rispetto a quello ?tradizionale”. Inoltre, dallo studio sono emerse due motivazioni molto significative che spingono i ragazzi a commettere atti di violenza verso gli animali, ovvero il bisogno di esercitare il potere su qualcuno piu’ debole e la paura di qualcuno che non si conosce, sottolineando rispettivamente profonde somiglianze con il bullismo e la mancata integrazione tra i gruppi umani, per esempio quelli interetnici.