AUTO SENZA CONDUCENTE: IL PROGETTO M CITY A DETROIT –
Il momento dell’auto senza guidatore si avvicina. Il prossimo 20 luglio si inaugura in America, alla periferia di Detroit, M City, ovvero Michigan City, la nuova metropoli in miniatura dove potranno circolare senza il timore di incidenti vetture prive di conducente per fare tutti i test necessari. M City è nata grazie alla collaborazione tra l’università locale e grandi costruttori come Ford, General Motors e Toyota: una superficie di ben 13 ettari sarà messa a disposizione per le prove su strada di veicoli connessi, a guida assistita o del tutto autonoma. In pratica saranno replicate in tutto e per tutto le situazioni tipo di una normale città, con variabili di traffico e di circolazione, dalla mamma che attraversa la strada con il carrozzino agli studenti che devono entrare in una scuola all’angolo di una via molto trafficata.
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M CITY DETROIT –
M City sarà dunque una città in piena regola. Edifici, incroci, strade, un ponte e un tunnel, rampe e un’autostrada di accesso a quattro corsie. Anche i pedoni, per il momento robot, faranno parte dell’ambiente urbano, in modo da rendere completi i test sulle auto senza guidatore ed evitare rischi per le persone in carne ed ossa.
AUTO SENZA GUIDATORE –
La corsa per l’auto senza guidatore è partita anche in termini di concorrenza tra grandi gruppi industriali, dall’efficacissima Tesla (leader nel settore dell’auto elettrica di lusso) al colosso Google, e secondo le previsioni di Boston Consulting Group tra soli dieci anni il mercato della tecnologia senza conducente avrà un valore di 42 miliardi di dollari l’anno. Mentre le auto che guidano da sole potrebbero essere un quarto di quelle su strada entro il 2035.
CAMION CON PILOTA AUTOMATICO –
In attesa dell’auto, ad Hoover, in Nevada, l’azienda tedesca Daimler ha presentato il primo autotreno che si guida da solo, con un autista a bordo che interviene solo in caso di problemi. Il camion, chiamato Inspiration, fa tutto da sé: circola nella sua corsia, tiene la distanza e la velocità sotto i limiti consentiti grazie a un radar che sorveglia la strada fino a 250 chilometri di distanza. E garantisce una maggiore sicurezza, visto che il 90 per cento degli incidenti di autotreni oggi sono causati da errori umani.
(Fonte immagine di copertina: University of Michigan – Mobility Transformation Center)