Arte contemporanea: 5 consigli per capirla

Non siate sospettosi e non lasciatevi guidare dal mercato. Riconoscete il valore di un’opera dalle emozioni che vi suscita. E diffidate da…

Talvolta può apparire incomprensibile, e persino urticante. L’arte contemporanea, che in teoria dovrebbe rappresentare «lo spirito del tempo», ha un dizionario così largo in termini espressivi (video, installazioni, sculture e dipinti) che l’osservatore, e potenziale collezionista, rischia di perdersi. E di sprecare la bellezza dei lavori degli artisti.

ARTE CONTEMPORANEA IN ITALIA

D’altra parte anche Giotto, quando decise di dipingere con il blu il cielo della cappella degli Scrovegni  non venne immediatamente compreso, e anzi  fu molto criticato per quello che poi è diventato un capolavoro ammirato per l’eternità. Per avvicinarci all’arte contemporanea forse è il caso di lasciarci guidare da un metodo, che affidiamo alla parola di un grande esperto: il critico Francesco Bonami.

COME CAPIRE L’ARTE CONTEMPORANEA

Che cosa significa? Ma è davvero arte? Cosa vuole rappresentare? E poi, in fondo, lo posso fare anch’io… Alcune reazioni di fronte a un’opera d’arte contemporanea sono piuttosto scontate, come se facessimo fatica a voler riconoscere l’innovazione del  linguaggio e la fatica dell’artista che cerca di affermarlo. L’approccio va rovesciato, e l’opera va vista senza pregiudiziali estetiche, ma con la mente aperta delle persone curiose.

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COME SI ARRIVA ALL’ARTE

Il primo consiglio di Bonami è di arrivare all’opera d’arte attraversando una sorta di porta invisibile. Dopo la quale il lavoro che stiamo guardando suscita in un  pensiero, una memoria, un’emozione, una suggestione. Qualcosa di nuovo. Altrimenti non ci sarebbe differenza tra la videoarte e un programma televisivo.

NON ESSERE SOSPETTOSI

Strettamente correlato al primo, arriva il secondo consiglio: non lasciarsi condizionare dal sospetto. Non ci porta da nessuna parte. L’importante è sempre quello che l’opera ci offre e ci regala, non cosa voglia esprimere in quanto tale oppure quali sono i materiali che la compongono.  Qui si nasconde il mistero di un’intuizione artistica e di un efficace messaggio pubblicitario.

L’INTUIZIONE CREATIVA

Pablo Picasso diceva: «Tutti copiamo, il genio crea».  Molte opere contemporanee ci sembrano già viste, superate, copie di lavori fatti in passato. Ma l’artista riesce davvero a sedurci se fa un salto in avanti, anche rispetto all’immagine precedente così simile alla sua nuova opera. E non è indispensabile essere complessi con il lavoro. Bonami cita un famoso dipinto di Van Gogh con la semplice immagine delle sue scarpe sporche di fango. Quella immagine, grazie al genio creativo dell’artista, è diventata un’icona, in quanto sintetizza la solitudine, la tristezza, la depressione. La durezza della vita quando si è infelici.

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DIFFIDATE DEGLI STUDI

L’arte contemporanea non va studiata con manuali vari. Certo: è importante frequentare i musei e saperli visitare nei tempi giusti. Ripercorrere  il filo della storia dell’arte, per capire come tra lo stile del Rinascimento e le installazioni contemporanee c’è comunque un filo rosso fatto di pensiero e di talento. E una volta che un’opera, o un artista, ci hanno emozionato, è bene allora approfondire, e scoprire tutto il suo percorso e la sua vita.

IL SUCCESSO NON E’ UN CRITERO

Il genio sconosciuto non esiste. Ma ciò non significa che dobbiamo lasciarci guidare, nell’esplorare l’arte contemporanea, soltanto dalla bussola del mercato. Dal valore delle opere dell’artista. Ci sono lavori ancora non riconosciuti dal mercato, e magari non lo saranno mai, che però suscitano in noi quella emozione che segnala la presenza di un’opera artistica contemporanea. Questo è ciò che conta. E se anche utilizzando i cinque consigli di Bonami avete dubbi sull’arte contemporanea, non disperate: prima o poi qualcosa vi piacerà.

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