da Alessandra
Su Ecoblog ne avevamo già parlato qualche mese fa, in tempi di piena discussione del tema: oggi, però, l’Olanda dichiara apertamente di voler vietare la macellazione rituale. E l’Enpa arride a un nuovo passo avanti per i diritti dei nostri amici animali.
Più in dettaglio, domani verrà presentata al Parlamento olandese una legge molto precisa avente la finalità di vietare le tecniche di macellazione “halal” e “kosher” perché causa di eccessiva sofferenza per gli animali (sarebbero 364.800, ogni anno, tra mucche, polli, pecore e capre le vittime di questo sistema che prevede il taglio dell’arteria del collo piuttosto che le pistole a scarica elettrica o l’ausilio di anestetici).
Francamente, però (e parlo da vegetariana ultradecennale), pur apprezzando la questione, c’è una cosa che proprio non capisco: i polli e i bovini massacrati negli allevamenti, o sottoposti a infernali viaggi, lunghi mezza Europa, per arrivare ai siti di macellazione, sono forse “più contenti” e assaporerebbero la morte (e la vita, nel caso degli allevamenti intensivi) con maggiore serenità? E, poi, nel computo degli animali sofferenti nessuno pare tirare in ballo “uno dei piatti forti” della cucina olandese: il maiale (oltre 11 milioni i suini uccisi ogni anno a scopi alimentari), del cui stato di salute o di felicità – è escluso tanto dalla dieta ebraica che musulmana- nessuno pare mai interessarsi, neppure il partito animalista che, nei Paesi Bassi, ha (per fortuna) alcuni seggi in Parlamento.