Quando non prendere la tachipirina

Per esempio contro l’artrosi, al contrario di quello che pensano in tanti, la tachipirina non serve a nulla. Lo scolpisce una ricerca scientifica pubblicata su Lancet. I casi in cui la tachipirina può essere utile e efficace

quando non usare la tachipirina
Ci sono medicinali che prendiamo in modo meccanico, pensando che siano utili per risolvere qualsiasi problema. Non è è così. Ogni farmaco è adatto per una specifica  situazione e non può essere una sorta di jolly da utilizzare sempre e comunque.

TACHIPIRINA

Una caso di scuola di questo spreco di  medicinali è la tachipirina, a base di paracetamolo, un analgesico con proprietà antipiretiche. Il paracetamolo, che si assume per via orale attraverso delle pillole, contrasta dolori di lieve entità, dal mal di testa al mal di gola. E abbassa la temperatura quando abbiamo la febbre. Ma queste caratteristiche così ampie non giustificano un uso senza limiti della tachipirina. E non esclude alcune possibili controindicazioni, dai danni al fegato a difficoltà nella deglutizione.

QUANDO NON USARE LA TACHIPIRINA

È uno dei farmaci più popolari, ma anche una fonte di inutili sprechi quando viene usato in modo inappropriato. La tachipirina, medicinale a base di paracetamolo, ha due funzioni importanti: antipiretico, per influenza e febbre, e analgesico, per mal di testa, nevralgie e mialgie. Non serve, per esempio, per l’artrosi, e ai bambini va data solo se la febbre è salita molto.

Un farmaco da banco, ma non per questo da utilizzare come un bicchiere di acqua. Un medicinale doppiamente efficace sia come antipiretico (per abbassare la febbre) sia come analgesico (contro i dolori da infiammazione). La tachipirina è uno dei medicinali che più sprechiamo, anche per il fatto che lo usiamo come se fosse un elisir contro qualsiasi malanno.  Anche quando non serve, o è inutile.

Quante volte, anche per un semplice malessere, abbiamo preso una tachipirina o abbiamo sentito qualcuno, magari mentre parla a una mamma che deve fare i conti con un figlio piccolo con la febbre alta, dire: «Dagli la tachipirina». Già, questo farmaco, la cui molecola è il paracetamolo, viene usato con troppa frequenza e semplicità. Da qui uno spreco di medicinali, con possibili effetti collaterali per la salute, e una spesa, è poco importante se sia pubblica o privata, del tutto inutile.

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QUANDO NON PRENDERE LA TACHIPIRINA

Ecco i due casi più frequenti di spreco della tachipirina, ossia quando questo medicinale non serve davvero a nulla. Il primo riguarda proprio la febbre dei bambini. Tutti i pediatri ormai convergono sul fatto che la tachipirina va data ai bambini solo nel caso in cui la febbre sia altissima, oltre i 39 sul termometro. E perfino con una febbre a 39, potrebbe essere inutile. Ovvero, se il bambino è di buon umore, gioca, mangia e dorme regolarmente, allora anche con la febbre alta non è necessario usare la tachipirina. A meno che, ovviamente, non si vada oltre i 40. In ogni caso, per i bambini è indispensabile consultarsi con il pediatra e rispettare una posologia proporzionale al loro peso corporeo.

Ancora più grave e sprecone è l’uso di questo medicinale per curare l’artrosi. Una recente analisi pubblicata sulla rivista Lancet, la più autorevole e affidabile al mondo nel settore della Medicina, dice chiaramente che il paracetamolo, utilizzato per l’artrosi (e in particolare per la gonartrosi) è assolutamente inefficace. Vale zero, ai fini della terapia. Al massimo ha un effetto placebo: ed a questa sentenza su Lancet si arriva dopo che l’Università di Berna ha esaminato ben 74 studi sulla tachipirina applicata all’artrosi.

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COME COMBATTERE L’ARTROSI

Al contrario, e con ben altra efficacia, contro l’artrosi, bisogna puntare su una buona prevenzione. Con tre regole fondamentali: non essere in sovrappeso, non fumare, non produrre anomalie di carico al ginocchio. Per esempio, giocando a calcetto dopo una certa età.

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QUANDO LA TACHIPIRINA È EFFICACE E UTILE

In realtà la tachipirina, sebbene sia un medicinale che non ha bisogno né di ricetta né di prescrizione, è adatto per le persone adulte, o per ragazzi che abbiamo compiuto almeno 15 anni. E qui scattano i suoi effetti per alleviare la febbre, o anche per contrastare un mal di testa o un torcicollo. In commercio, la tachipirina viene venduta in compresse (anche effervescenti), in gocce e in supposte: tante possibilità, a conferma dell’elevato uso di questo farmaco.

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CONTROINDICAZIONI DELLA TACHIPIRINA

Sempre a proposito di un uso eccessivo e sprecone della tachipirina, è bene tenere presente che, per alcune persone e a prescindere dall’età, questo popolarissimo farmaco va evitato. In particolare: chiunque risulti ipersensibile al paracetamolo, chi soffre di allergie, di anemia emolitica o di insufficienza epatica.  E infine, diversi studi hanno dimostrato che la tachipirina in dosi molto elevate ed eccessive rischia di essere un medicinale che produce epatossicità, ovvero danni al fegato.

CHE DIFFERENZA C’È TRA LA TACHIPIRINA 500 E 1000?

Tra la tachipirina 500 e quella 1000 esiste una differenza sostanziale. La tachipirina 500 è un farmaco da banco, che si può acquistare anche senza una ricetta medica; la tachipirina 1000 invece è un medicinale per il quale è indispensabile la ricetta di un medico e se ne possono comprare 10 confezioni in sei mesi a partire dalla data di compilazione della ricetta. Infine, la tachipirina si può assumere anche a stomaco vuoto, ma non più di tre giorni consecutivi. E se dopo questo periodo di tempo non ha prodotto effetti, è indispensabile parlarne con il medico.

TACHIPIRINA E COVID

Sul rapporto tra tachipirina (ovvero paracetamolo) e Covid-19 a complicare le cose, come accade spesso in Italia, ci ha pensato il Tar. Accogliendo il ricorso di tre medici (Fabrizio Salvucci, Luca Poretti e Riccardo Szumski, portabandiera dei No vax veneti), il Tribunale amministrativo del Lazio ha deciso di annullare la delibera del ministero della Salute del 26 aprile 2021. Quella che suggeriva, nella prima fase del contagio e durante la sua gestione domiciliare, l’uso del paracetamolo, in coerenza con le linee guida nazionali e internazionali e con una valutazione dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Tutte nella stessa direzione: la tachipirina può aiutare per la febbre e i dolori agli arti o muscolari, nella cura a casa del Covid-19.
Lo spariglio del Tar ha creato confusione, ma qui vale la pena ricordare alcune valutazioni scientifiche, da parte di ospedali che rappresentano il meglio dell’assistenza sanitaria in Italia. Due per tutti. il Burlo di Trieste e l’Humanitas di Milano. La posizione dei medici del Burlo è molto chiara: <Raccomandiamo l’utilizzo del paracetamolo nel trattamento domiciliare dei sintomi del Covid-19, anche in età pediatrica>. Sulla stessa linea i medici dell’Humanitas, che alla domanda “Come si cura a casa il Covid-19”? rispondono così: <Nei soggetti sintomatici o che presentano sintomi lievi, si suggerisce di utilizzare farmaci per la gestione dei sintomi come il paracetamolo>.

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