Quando inventiamo, sul nulla, cose urgenti. E dimentichiamo quelle davvero importanti

Cose urgenti e cose importanti: se non distinguiamo, il rischio è di essere vittime di un effetto ottico. E di sprecare tempo, energie, salute e rapporti umani. Come uscire dalla trappola

cose urgenti

QUALI SONO LE COSE VERAMENTE URGENTI

Vi siete mai chiesti che cosa distingue una cosa urgente da una cosa davvero importante? La domanda non è banale, in quanto dalla confusione tra queste due dimensioni possono nascere una serie di sprechi. Di tempo, di energia, di salute, di qualità dei rapporti umani. E dunque di benessere

Nell’era della fretta, del tempo scandito con l’orologio “dell’ora e subito”, di quella frenesia compulsiva che ormai ha preso il sopravvento nei nostri comportamenti, il cervello tende a trascinarci verso una doppia trappola. In pratica: non avere tempo, o non trovarlo, per cose importanti che non sono urgenti; affannarsi per ciò che ci appare urgente, e in realtà non merita tutti i nostri sforzi. Proviamo a fare un esempio pratico, semplice, che si riferisce alla vita quotidiana. Lo spazio nella nostra giornata che dedichiamo ai nostri affetti più cari, la famiglia, gli amici, le persone delle quali ci prendiamo cura, è importante. Ma quasi mai appare urgente. Con il rischio che, mentre ci sforziamo su affanni banali (“devo correre in un posto a fare un acquisto, prima che quella roba finisca”), trascuriamo gli amori della nostra esistenza.

Il cervello, se non utilizziamo qualche contromisura, ci porta verso l’inganno, e preferisce andare alla ricerca di ricompense immediate. Altro esempio. Una lettura completa delle nostre mail inbox, con le lettere elettroniche ancora inevase (gli americani, molto compulsivi anche sul web, in media ne hanno sempre 199), ci spinge a considerare urgente la lettura della posta elettronica, ma con questo trascuriamo altre cose davvero importanti. Come una camminata all’aria aperta con la testa che gironzola in libertà. O con qualcuno che non vedevamo da tempo. 

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COME DISTINGUERE COSE URGENTI E IMPORTANTI

Sono stati proprio gli americani, nel corso degli anni, a fare gli studi più approfonditi su questa sorta di effetto ottico, la confusione tra l’urgente e l’importante, arrivando a teorizzare aspetti da tenere ben presente se vogliamo goderci una vita più leggera e dunque più sostenibile. Il presidente numero 34 degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, fornito di buona intelligenza e di ottimo metodo di lavoro, teorizzò quello che poi è diventato “lo schema di Eisenhower“. Riassunto così: ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante. Già se fate una classificazione dei vostri comportamenti alla luce di questo schema sarete in grado di compiere un passo avanti verso l’uscita dalla trappola dell’inganno di cose urgenti che in realtà non lo sono. Aggiungete che le ricerche di grandi università americane hanno dimostrato in modo univoco che, in generale, tendiamo a dedicarci a compiti più urgenti, anche se poco rilevanti, per il fatto che diventa più facile portarli a termine. Una cosa importante, al contrario, è per sua natura più complessa, ha bisogno di approfondimento e di tempo. Ovvero di strumenti di una cassetta degli attrezzi che non abbiamo molta voglia di utilizzare.

COS’È DAVVERO UN’URGENZA

In generale, per darvi qualche consiglio pratico e un quadro completo di rimedi efficaci per uscire dall’illusione ottica dell’equazione urgente=importante, potete fidarvi di alcune essenziali azioni. E di qualche pensiero preliminare. Primo: l’urgenza, in generale, non è mai il modo migliore per occupare il proprio tempo. Spesso si tratta di un impulso, e per questo l’urgenza va concentrata nel perimetro, ben limitato, di compiti e decisioni importanti che hanno bisogno di un’attenzione immediata. Il resto può attendere. O può essere pianificato, con gradualità e con metodo, nei tempi giusti necessari per portarlo a compimento. 

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PERCHÉ È IMPORTANTE DELEGARE

In secondo luogo, la differenza tra urgente e importante si coglie al volo, e senza sforzo, grazie al discernimento delle cose. Tutti abbiamo la possibilità, magari respirando e riflettendo prima di agire, di capire bene quando stiamo dando assoluta priorità a qualcosa che non lo merita. Sprecando risorse, appunto. Terzo: imparate a delegare, cosa necessaria, specie quando gli impegni, le scadenze e le responsabilità sono tanti, perfino troppi. Si possono così affidare ad altri, per esempio, cose che devono essere realizzate subito, ma non fanno parte dei nostri obiettivi principali. In quarto luogo, e qui siamo specificamente nel raggio d’azione e di interesse della nostra comunità Non sprecare, cercate di eliminare gli sprechi di tempo. Cose inutili, senza alcun significato, che sottraggono energie e possono solo peggiorare umore e condizione fisica. Fatele fuori e liberatevene. Infine, aggiungete dosi massicce, nella vostra vita, di leggerezza, ironia, morbidezza. Di fronte a piccole cose, definiamole piccoli incidenti di percorso nel corso di un’intera esistenza, che accadono e vi spingono ad affrontarli con urgenza. prendete il vostro tempo, distaccatevi un attimo dal contingente, dall’immediato. E vedrete che molte cose brutte sfumeranno, e voi sarete fuori dall’inganno di chi non riesce a distinguere l’urgente dall’importante. Un errore piuttosto velenoso per le tossine che produce. 

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