Le piante per il terrazzo si scelgono innanzitutto sulla base dell’esposizione al sole, del clima e della temperatura, dello spazio a disposizione, della facilità (o difficoltà) di cura. Ma poi ci sono i fattori estetici, le preferenze che ciascuno può avere per la particolare bellezza di una pianta.
Noi ne abbiamo scelte 10 (sono in ordine alfabetico) che consideriamo le più adatte per un terrazzo.
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Aceri
Gli aceri hanno un’aria elegante e silenziosa che li rende irresistibili su un terrazzo. Le foglie, sottili e leggere, passano dal verde tenero in primavera a un rosso acceso in autunno. Una metamorfosi lenta e spettacolare, che incanta in ogni stagione. Anche se l’aspetto è delicato, queste piante, se messe nelle giuste condizioni, sono resistenti e longeve. Preferiscono spazi ombreggiati o semi ombreggiati, magari esposti a nord o est, dove il sole non colpisce troppo forte. Da evitare i raggi diretti nelle ore più calde. Richiedono un vaso generoso, un buon drenaggio e un terriccio leggermente acido, meglio se arricchito con sabbia o corteccia. L’irrigazione dev’essere costante ma moderata, facendo attenzione ai ristagni d’acqua. I rami sottili vanno protetti dal vento forte. Tra le varietà più adatte al terrazzo spiccano ‘Dissectum’, con foglie frastagliate e portamento ricadente, e ‘Bloodgood’, noto per il rosso profondo e persistente. Perfetti per chi desidera un angolo zen con ciottoli bianchi e bonsai.
Alberi da frutto nani
Per chi desidera godersi il piacere della frutta fresca anche in città, gli alberi da frutto nani rappresentano una soluzione intelligente e decorativa. Compatti e sorprendentemente generosi, sono ideali per la coltivazione in vaso. Tra le varietà più comuni si trovano il melo nano, che produce frutti croccanti e dolci, il pero nano, molto resistente anche ai climi più freschi, e il pesco nano, apprezzato per la fioritura scenografica che esplode in primavera. Non manca il ciliegio nano, decorativo e allo stesso tempo produttivo. Queste piante richiedono molta luce (almeno sei ore al giorno) e vasi profondi con buon drenaggio. Sono perfette per terrazzi esposti a sud o sud-ovest. Alcune varietà sono autofertili, quindi in grado di produrre frutti anche senza impollinazione incrociata.
Corbezzolo
Il corbezzolo è una pianta sempreverde che sembra fatta apposta per portare equilibrio e fascino su un terrazzo. Le foglie scure e coriacee rimangono belle tutto l’anno, mentre il vero spettacolo si manifesta tra l’autunno e l’inverno: piccoli fiori bianchi o rosati, simili a campanellini, sbocciano mentre sulla stessa pianta maturano le bacche rosse dall’aspetto quasi natalizio. Si adatta bene ai climi miti e resiste sia al vento che al sole diretto, rendendosi adatta anche a terrazzi più esposti. La crescita è lenta ma costante, e con il tempo assume un portamento ordinato e armonico. Preferisce un terreno semplice, ben drenato, senza troppe esigenze. In primavera, le foglie spuntano con una sfumatura ramata, aggiungendo ulteriore impatto visivo. Oltre a essere decorativo, il corbezzolo attira api, farfalle e uccelli, diventando un piccolo polo di biodiversità urbana. Una scelta raffinata, particolarmente adatta a terrazzi spaziosi.
Cotogno
Il cotogno da fiore (Chaenomeles japonica) è tra le prime piante a svegliarsi dal torpore invernale. Già a fine inverno, quando tutto sembra ancora fermo, sbocciano fiori dai toni accesi, che variano dal rosso corallo al rosa tenue, fino al bianco puro. Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è una pianta rustica, adatta a diverse condizioni climatiche. Tollera bene vento e freddo e cresce tranquillamente anche in spazi semi ombreggiati, pur preferendo il sole pieno. La sua struttura compatta lo rende perfetto per la coltivazione in vaso, anche di dimensioni medie. Oltre ai fiori, produce piccoli frutti gialli e duri, molto aromatici, ideali per preparare marmellate profumate e dal gusto deciso. Una pianta che sa coniugare estetica e resistenza.
Ibisco
L’ibisco siriaco (Hibiscus syriacus) è una delle piante più spettacolari da inserire in un terrazzo urbano. I grandi fiori a imbuto, che ricordano quelli tropicali, si aprono da luglio fino a ottobre, regalando un colpo d’occhio continuo. Le sfumature vanno dal bianco puro al rosa intenso, passando per tonalità lavanda e blu violaceo. Resistente al freddo, si adatta bene anche a terrazzi esposti a nord, purché riceva almeno 5 ore di luce diretta al giorno. Ha una crescita piuttosto rapida, soprattutto se coltivato in contenitori capienti con terreno leggero e drenato. Richiede innaffiature costanti nei mesi estivi e una potatura decisa a fine inverno per favorire la nuova fioritura. Questa è una pianta che riempie gli spazi verticali con leggerezza e colore, diventando spesso la protagonista del terrazzo.
Limone
Il limone (Citrus limon) è un classico intramontabile per i terrazzi soleggiati. Questa pianta da frutto è apprezzata tanto per la sua eleganza sobria quanto per la generosità: in condizioni ottimali può fiorire e fruttificare anche più volte l’anno. Ama il sole pieno, possibilmente per tutta la giornata, e richiede una posizione riparata dal vento. Il vaso deve essere grande e dotato di fori di drenaggio, riempito con un substrato specifico per agrumi. L’acqua va somministrata con regolarità, ma sempre evitando ristagni. Durante l’inverno, se le temperature scendono sotto i 5°C, è necessario proteggerlo con teli traspiranti o ritirarlo in un luogo luminoso. Tra le varietà più adatte ai piccoli spazi, spicca il limone ‘Meyer’, dal profumo intenso e dal portamento compatto.
Melograno
Il melograno nano (Punica granatum nana) è tra le piante più decorative che si possano coltivare in vaso. I suoi fiori estivi di un rosso acceso, quasi infuocato, sono un richiamo visivo irresistibile. Con il passare dei mesi, lasciano il posto ai frutti rotondi, che maturano in autunno. Predilige le esposizioni molto luminose, sopporta bene la siccità e non richiede cure intensive. In vaso mantiene un portamento ordinato e compatto. Ha bisogno solo di qualche potatura leggera per stimolare la fioritura e mantenere la forma. Oltre al valore ornamentale, porta con sé una forte simbologia: abbondanza, fertilità, buon auspicio. Una pianta che arreda, insomma, perfetta anche per piccoli terrazzi.
Nespolo del Giappone
Il nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica) è una pianta che conquista con discrezione. Le foglie grandi, coriacee e lucide le conferiscono un aspetto tropicale, mentre la sua rusticità la rende adatta anche ai climi meno miti. Fiorisce in autunno inoltrato, con piccoli fiori bianchi molto profumati. I frutti arancioni, maturi in primavera, sono dolci, succosi e ricchi di vitamina A. Per svilupparsi bene richiede molta luce, un vaso capiente e una posizione riparata nei mesi più freddi. Un leggero intervento di potatura, dopo la raccolta, aiuta a mantenere la pianta in salute.
Oleandro
L’oleandro (Nerium oleander) è uno degli arbusti mediterranei più resistenti e scenografici. Fiorisce per un lunghissimo periodo, da maggio fino a ottobre inoltrato, con infiorescenze abbondanti e profumate. Le tonalità variano dal bianco candido al rosa intenso, fino al rosso corallo e al giallo pallido. Si adatta a qualsiasi tipo di clima purché ben esposto, preferibilmente a sud o sud-ovest. Tollera il caldo torrido, la siccità e persino la salsedine, motivo per cui è spesso usato anche nelle località costiere. In vaso necessita di un terriccio ben drenato e irrigazioni moderate. Occorre ricordare che è una pianta velenosa, quindi da maneggiare con attenzione, soprattutto in presenza di bambini o animali domestici.
Olivo
L’olivo (Olea europaea) rappresenta un’icona della cultura mediterranea, oggi reinterpretata anche in chiave urbana. La sua chioma argentata e il tronco scultoreo donano carattere e tranquillità a qualsiasi spazio esterno. Predilige esposizioni assolate e arieggiate, e si adatta bene alla coltivazione in vaso, purché questo sia ampio e ben drenato. Ha una tolleranza elevata alla siccità, ma risponde bene a irrigazioni controllate durante i mesi più caldi. Può anche fruttificare, se in condizioni favorevoli e in presenza di un impollinatore. La potatura non è obbligatoria, ma aiuta a mantenere una forma compatta e armoniosa. Una scelta estetica, simbolica e sorprendentemente funzionale.
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