Autoproduzione e riutilizzo degli avanzi: l’Ecocucina di Lisa Casali contro gli sprechi

Diffondere la sempre più necessaria sostenibilità in cucina e cercare di porre un freno allo spreco alimentare: due obiettivi importanti quelli portati avanti da Lisa Casali attraverso "Ecocucina", da mettere in pratica attraverso il riutilizzo degli avanzi e l’autoproduzione.

ECOCUCINA LISA CASALI –

Su Non sprecare, attraverso la nostra sezione dedicata alla “Cucina degli avanzi”, ogni giorno ci impegniamo a proporvi ricette gustose attraverso le quale riutilizzare tanti degli alimenti avanzati in cucina, quelli che spesso erroneamente chiamami scarti. Come abbiamo visto più volte, basta infatti veramente poco per riutilizzare gli albumi avanzati, la frutta matura, il pane raffermo o gli scarti del centrifugato e trasformarli in tanti nuovi deliziosi piatti.

Una scelta sana e sostenibile che ritroviamo nel progetto “Ecocucina” di Lisa Casaliscienziata ambientale, esperta di cucina sostenibile, testimonial WWF, autrice del blog Ecocucina.org e di alcuni interessanti volumi come “Autoproduzione in cucina”, “Ecocucina” e l’innovativo long tailer “Cucinare in lavastoviglie”.

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ECOCUCINA, IL BLOG DI LISA CASALI –

Obiettivo principale dell’Ecocucina di Lisa Casali: diffondere la sempre più necessaria sostenibilità in cucina e cercare di porre un freno allo spreco alimentare. Due obiettivi importanti portati avanti attraverso il riutilizzo degli avanzi e l’autoproduzione di tanti degli alimenti che quotidianamente acquistiamo al supermercato.

In particolare, il progetto “Ecocucina” prende vita da una semplice domanda: il mio comportamento può fare la differenza? Così, dopo essersi confrontata con esperti di nutrizione, chef, scienziati e amici e dopo aver scoperto tecniche e pratiche per ridurre al minimo lo spreco e il nostro impatto ambientale, Lisa Casali ha deciso di mostrare, attraverso il suo blog, come ridurre il proprio impatto ambientale in cucina porti benessere sia alla nostra salute che al nostro portafoglio.

LE RICETTE DI LISA CASALI –

Una scelta che non implica drastiche rinunce, ma un approccio “giusto” e gustoso al cibo. Ogni giorno compiamo decine di scelte riguardo al cibo che hanno importanti conseguenze in termini di consumo di risorse, emissioni inquinanti in atmosfera, nel suolo, nelle acque sia superficiali che sotterranee e come rifiuti prodotti. Esserne consapevoli ci aiuta ad avere maggiore attenzione anche verso noi stessi. Il cibo del futuro sarà quello in cui più persone si impegneranno per una scelta più sostenibile e più possibile condivisa.

CONSUMO GIORNALIERO DI PROTEINE –

E proprio riguardo il cibo del futuro, come Lisa Casali spiega nella sua rubrica “Green” su “Identità Golose”, alla sua domanda: “Di cosa ho veramente bisogno per stare in salute e sentirmi bene?”, una dietologa nutrizionista ha spiegato che dovremmo basare la nostra alimentazione quotidiana su ortaggi e cereali integrali e che è importante pesare i prodotti più ricchi di proteine per evitare di assumerne troppi.

Spesso ci preoccupiamo infatti di non assumere abbastanza proteine quando in realtà il problema è l’opposto. Se consumiamo quotidianamente frutta, verdure e cereali non rischiamo di incorrere in carenze nutritive. I legumi andrebbero pesati e non si dovrebbe mangiarne più di 80 grammi al giorno. Questo perché le proteine, a differenza di carboidrati e grassi contengono azoto, vengono metabolizzate diversamente e una loro assunzione eccessiva appesantisce il lavoro di fegato e reni e può portare allo sviluppo di gravi patologie.

Come rileva la FAO, per mantenersi in salute e non appesantire l’attività di reni e altri organi, abbiamo bisogno in media di 0,626 g di alimenti proteici (carni, pesci, uova, latticini, legumi) al giorno, per ogni kg del nostro peso corporeo. Questo significa che se pesiamo 60 kg ci servono 37g di alimenti proteici. Per controllare, il quantitativo di proteine assunte è sufficiente pesare gli alimenti. Allo stesso modo, il settore della ristorazione potrebbe ridurre le porzioni di alimenti proteici come carni e pesce o semplicemente introdurre la mezza porzione: così consentirebbe al cliente di scegliere quanto mangiare, risparmiando e riducendo gli sprechi nel piatto.

CUCINA A IMPATTO QUASI ZERO –

Basta poco per vivere in maniera sostenibile e non sprecare le risorse naturali a nostra disposizione.

PER APPROFONDIRE: Gli eco-ghiaccioli fatti in casa con la polpa di scarto del centrifugato, una ricetta di Lisa Casali

Il progetto è in concorso per l’edizione 2015 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui! 

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