Ottobre è universalmente riconosciuto come il mese dedicato alla prevenzione della salute. È un periodo in cui l’attenzione mediatica e le iniziative sanitarie si intensificano per sensibilizzare i cittadini su un concetto fondamentale: la diagnosi precoce può salvare la vita.
Con oltre 50.000 nuovi casi di tumore al seno ogni anno solo in Italia, come evidenziato dall”AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel “I numeri del cancro in Italia“, l’urgenza di questa consapevolezza è più forte che mai.
Ma sebbene il cuore di questa mobilitazione sia la lotta contro il cancro della mammella, questo mese rappresenta un’occasione più ampia per prendersi cura del proprio benessere.
Indice degli argomenti
Ottobre Rosa: Prevenzione contro il tumore al seno
La campagna più nota è senza dubbio l’Ottobre Rosa. Il suo obiettivo è sensibilizzare ogni donna sull’importanza vitale di controlli periodici, perché la statistica più importante è anche la più incoraggiante.
l’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, evidenzia come:
“Sebbene il cancro della mammella sia la neoplasia più diagnosticata, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi supera il 90%, ma questa percentuale sale quasi al 100% per i tumori scoperti in fase iniziale, quando sono inferiori al centimetro.”
Ma in che modo si può fare una sana prevenzione? Partendo, innanzitutto, dagli stili di vita sani.
Prevenzione primaria
Basandoci sulle raccomandazioni della Fondazione AIOM che si basano sulle solide evidenze scientifiche raccolte nel Codice Europeo Contro il Cancro, di cui l’AIOM è uno dei principali promotori in Italia, è possibile ottenere un quadro completo su come ridurre i fattori di rischio.
Si stima che adottando uno stile di vita sano e aderendo ai programmi di screening si possa prevenire circa il 40% di tutti i tumori. Ecco nel dettaglio quali sono le pratiche più efficaci e il loro impatto statistico.
1. Stop al fumo
Il fumo è la prima causa di cancro che può essere evitata. È responsabile non solo del tumore del polmone, ma anche di tumori a bocca, gola, esofago, pancreas, vescica e reni. Anche l’esposizione al fumo passivo è dannosa.
Secondo le evidenze scientifiche, smettere di fumare è la pratica di prevenzione più efficace in assoluto. Riduce del 90% il rischio di sviluppare un tumore al polmone e, dopo 10-15 anni, il rischio di altri tumori legati al fumo (cavo orale, esofago) si dimezza.
2. Alimentazione, peso e attività fisica
Mantenere un peso corporeo sano attraverso una dieta equilibrata e l’esercizio fisico è un pilastro della prevenzione. L’eccesso di tessuto adiposo produce ormoni e fattori di crescita che possono stimolare lo sviluppo dei tumori.
- La dieta: Il modello ideale è la dieta mediterranea. Privilegiare il consumo di fibre (cereali integrali, legumi), frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno) e grassi “buoni” (olio EVO, frutta secca). Limitare carni rosse ed evitare quelle lavorate (salumi, insaccati), zuccheri e sale.
- L’attività fisica: Le linee guida raccomandano almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata (es. camminata veloce) o 75 minuti di attività intensa (es. corsa), limitando la sedentarietà.
Seguire una dieta sana e mantenersi normopeso può ridurre il rischio complessivo di cancro del 10-20%.
Nello specifico, una dieta ricca di fibre riduce il rischio di tumore del colon-retto fino al 25%, mentre essere fisicamente attivi lo riduce di un ulteriore 20-25%. Per il tumore al seno, mantenere un peso sano ed essere attivi può ridurre il rischio del 15-20%.
3. Stop all’alcol
L’AIOM e l’OMS sono concordi: qualsiasi quantità di alcol aumenta il rischio di cancro. L’alcol è classificato come cancerogeno di tipo 1 (massimo rischio) ed è associato a tumori di bocca, esofago, fegato, colon-retto e seno.
Per la prevenzione del tumore al seno, la scelta migliore è non bere alcolici.
Inoltre, l’alcol è responsabile di circa il 4% di tutte le diagnosi di cancro in Europa. Anche un solo bicchiere al giorno aumenta il rischio di tumore al seno del 5-10%.
4. Protezione dai raggi solari
L’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti (UV) è la causa principale dei tumori della pelle. È fondamentale evitare le ore più calde (11-16), usare sempre una protezione solare alta (SPF 30 o 50+) ed evitare le lampade abbronzanti, classificate come cancerogene.
Prevenzione secondaria: Diagnosi precoce
La prevenzione passa anche attraverso la diagnosi precoce, che aumenta drasticamente le possibilità di sopravvivenza, e le vaccinazioni.
È fondamentale partecipare ai programmi di screening per seno, colon-retto e cervice uterina e aderire alla vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV).
Gli screening possono ridurre la mortalità per il tumore della cervice uterina fino all’80% e per il tumore al seno del 20-30%. Rimuovere i polipi precancerosi durante una colonscopia riduce il rischio di sviluppare un tumore del colon-retto di oltre il 70%.
La prevenzione secondaria, ovvero la diagnosi precoce, si basa su esami strumentali come la mammografia e l’ecografia mammaria.
La mammografia è raccomandata ogni due anni per le donne tra i 50 e i 69 anni, ma spesso gli specialisti consigliano di iniziare i controlli già dai 40 anni.
Iniziative concrete
Durante tutto il mese di ottobre, come confermato dall’Osservatorio Nazionale Screening, ospedali, associazioni come la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e le ASL offrono visite senologiche, mammografie ed ecografie gratuite o a tariffe agevolate.
Per avere maggiori informazioni, si può contattare l’ASL di appartenenza o le Associazioni che in questi giorni sono anche in piazza per promuovere l’iniziativa e rendere tutti più consapevoli sull’importanza della prevenzione.
Inoltre, come sottolinea AVIS, l’Ottobre Rosa è anche un momento per ricordare l’importanza di sostenere la ricerca scientifica, che ha permesso di raggiungere gli attuali tassi di sopravvivenza e di sviluppare cure sempre più mirate e meno invasive. Un impegno vitale che permette a migliaia di persone di vincere la lotta contro il cancro.
Non solo rosa: le altre facce della prevenzione a ottobre
Se il rosa domina la scena, ottobre accende i riflettori anche su altri aspetti cruciali della salute, spesso trascurati.
La vista al centro dell’attenzione
Da anni, ottobre è anche il “Mese della prevenzione della vista“. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB), circa l’80% dei casi di cecità e ipovisione nel mondo sarebbero prevenibili o curabili con una diagnosi tempestiva.
È importante comprendere che esistono patologie silenziose che con controlli di routine possono essere scovati in tempo.
Malattie come il glaucoma (noto come “il ladro silenzioso della vista”) o la maculopatia degenerativa possono progredire per anni senza dare sintomi evidenti, causando danni irreversibili.
Un semplice controllo oculistico può individuare precocemente queste patologie. Per questo, associazioni e catene di ottica promuovono in questo periodo controlli gratuiti della vista, della pressione oculare e del fondo dell’occhio.
Giornata mondiale della salute mentale
Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un evento promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le statistiche sono impressionanti: l’OMS stima che una persona su quattro nel corso della vita si troverà ad affrontare un disturbo legato alla salute mentale.
L’obiettivo della giornata è combattere lo stigma che ancora circonda i disturbi psicologici. La prevenzione, in questo ambito, significa creare una cultura in cui chiedere aiuto a uno psicologo o a uno psicoterapeuta sia considerato un atto di forza e di cura di sé, non una debolezza.
Si promuove un concetto di salute che non è solo assenza di malattia fisica, ma un completo benessere fisico, mentale e sociale.
Ottobre, quindi, è un mese che vuole ricordare quanto è importante maturare una consapevolezza concreta sulla prevenzione e sul benessere psicofisico.
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