Energia pulita, l’Italia è al 18 per cento. Ma come si arriva al 32 per cento fissato per il 2030?

Cambiamenti troppo lenti, nonostante la crescita degli impianti solari e del biogas. Una centrale elettrica solare oggi costa meno di una basata sui combustibili fossili. Un libro prezioso per capire dove ci troviamo

Si fa presto a dire Energia pulita e accessibile, sacrosanto obiettivo numero 7 dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile, ma poi vai a leggere i numeri e scopri che il mondo, entrato in piena transizione energetica, procede ancora a piccoli passi.

ENERGIA PULITA

Dunque, le statistiche ci avvertono che nonostante il recente sviluppo delle energie rinnovabili, a partire dai paesi dell’Unione europea, l’80 per cento del rifornimento energetico nel mondo deriva da carbone, petrolio e gas naturale. La combustione di queste tre fonti energetiche produce circa il 75 per cento delle emissioni globali di gas serra: in pratica è l’energia la principale causa del cambiamento climatico. Ed è attorno alla rivoluzione dell’energia pulita, o anche detta energia sostenibile, che si gioca un round determinante nella partita per fermare il surriscaldamento del pianeta e l’emergenza del clima.

CHE COSA È L’ENERGIA PULITA

Ma che cosa si intende per energia pulita? Per molti la definizione si assimila alle fonti di produzione energetica. In realtà il concetto di energia pulita è molto più ampio, e comprende tre componenti che lo rendono fondamentale per imboccare la strada dello sviluppo sostenibile. La prima componente è la produzione, che si traduce nelle energie rinnovabili, che non sono esauribili secondo i cicli delle vite umane: solare, idroelettrico, eolico, moto ondoso, biomasse, geotermico, aerotermica.

In secondo luogo l’energia pulita è utilizzata in modo sostenibile, ovvero attraverso l’efficienza degli impianti e una lotta senza quartiere a qualsiasi forma di spreco energetico. Azzerare gli sprechi energetici e migliorare l’efficienza degli impianti, in un mondo che, come abbiamo visto, per l’80 per cento dei consumi energetici dipende ancora da carbone, petrolio e gas naturale, significa dare un contributo importante alla riduzione delle emissioni. La terza componente dell’energia pulita è quella relativa all’impatto sull’ambiente. È un’energia che riduce al minimo, se non riesce ad azzerare, i fattori di inquinamento ambientale.

ENERGIA PULITA IN ITALIA

Le facce dell’Italia rispetto all’energia pulita sono almeno due. Da un lato abbiamo migliorato l’efficienza energetica (+ 8 per cento), che significa anche meno sprechi, e portato la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili dal 13 per cento del 2010 al 18 per cento del 2020. Dall’altro lato, con questi tassi di crescita non riusciremo mai a centrare l’obiettivo fissato dall’Unione europea: 32 per cento di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Così come non abbiamo centrato il target del 20 per cento entro il 2020. Siamo molto forti nell’energia solare, dove copriamo il 21 per cento della produzione europea, dietro soltanto alla Germania (35 per cento) e produciamo il 13 per cento del biogas totale, anche in questo caso superati soltanto della Germania (53 per cento).

Nell’aumento così significativo dell’energia solare conta anche la forte riduzione dei costi, oltre ovviamente agli enormi benefici che sono arrivati dalle politiche di incentivazione. Stando al Rapporto 2020 pubblicato dall’International Energy Agency (l’Agenzia intergovernativa dell’Ocse), oggi le centrali elettriche solari costano meno di quelle basate sui combustibili fossili. E buona parte degli impianti alimentati a carbone, che emettono una quantità enorme di Co2, stanno superando i 45 anni di attività. Sono cioè alla fine del loro ciclo di vita.

ENERGIA ACCESSIBILE

La transizione energetica nella quale è immersa anche l’Italia è descritta molto bene nel libro L’energia del mondo (edizioni Il Mulino) di Simone Tagliapietra, professore di Energia, risorse e ambiente all’università Cattolica. Già nelle prime pagine di questo testo la questione energetica viene correttamente abbinata agli equilibri geopolitici e sociali. Mentre nel mondo occidentale parliamo di Energia pulita, dando per scontato che abbiamo già da tempo risolto l’altro aspetto dell’obiettivo numero 7 dell’Agenda Onu (Energia accessibile), i numeri ci raccontano un’altra storia. Ancora oggi 860 milioni di persone in tutto il mondo, e in particolare in Africa, non hanno accesso all’elettricità, mentre 2,6 miliardi di persone non hanno ancora accesso a sistemi moderni e sicuri per cucinare.

ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE

In questo contesto, che non possiamo considerare indifferente rispetto ai nostri obiettivi, secondo Tagliapietra il Green Deal dell’Unione Europea è un’opportunità da non sprecare, in quanto mette in campo aspetti economici, fiscali e industriali, che possono portare a vincere la sfida per nuove politiche energetiche e climatiche. Scrive Tagliapietra: «Lo spostamento delle nostre economie dal combustibili fossili alla decarbonizzazione è considerata una delle maggiori rivoluzioni socioeconomiche della storia». Una rivoluzione da fare e da vincere.

COME RISPARMIARE ENERGIA NELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA:

 

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