A La Spezia sono gli autistici a gestire un albergo e il suo ristorante. Producono anche pasta in casa

Si chiama Luna Blu: quando ristorazione fa rima con integrazione. Il più grande progetto di formazione e inserimento nel mondo del lavoro epr soggetti autistici mai fatto in Europa

A La Spezia c’è una struttura alberghiera, Luna Blu, dove ristorazione fa rima con integrazione. Un albergo-ristorante su tre piani per un totale di 2.000 metri quadri. Inaugurato dalla Fondazione Aut Aut (Autonomia Autismo), il progetto nasce con il sostegno di Fondazione Carispezia, che ha finanziato la realizzazione della struttura. L’obiettivo? Accogliere gli ospiti grazie a uno staff composto da giovani adulti con disabilità. Una novità assoluta nel settore del turismo. Non a caso, è il più grande progetto di formazione e inserimento lavorativo per soggetti autistici mai realizzato in Europa.

INSERIMENTO LAVORATIVO AUTISTICI

Accoglienza, questo è uno dei pilastri del progetto che è stato pensato per accogliere gli ospiti dando una chance a chi spesso è posto ai margini della società.

Luna Blu offre vari tipi di servizi coinvolgendo persone “normodotate” e diversamente abili impegnati in un lavoro di squadra. All’interno della struttura, ci sono 10 camere matrimoniali, un ristorante che ogni giorno prepara dei piatti tipici utilizzando la pasta prodotta direttamente nei laboratori di cucina.
I giovani con autismo, infatti, vengono supportati da personale specializzato (composto da educatori e cuochi qualificati) nella realizzazione di pane, pasta fresca, pizza e dolci da forno.

Oltre alle camere per gli ospiti, al Luna Blu c’è un piano dedicato interamente ai giovani che lavorano presso la struttura, dove alloggiano per un anno. In questo periodo, essi vengono avviati a un percorso di vita indipendente. Un passaggio molto importante, non a caso al Luna Blu ci sono anche cinque camere destinate al percorso previsto dalla legge n. 112 del 2016 – “Dopo di Noi” – per ospitare persone con autismo che devono affrontare il graduale distacco della famiglia, coadiuvati da personale specializzato in collaborazione con l’Azienda Sanitaria locale, sostenendo sia la persona in difficoltà che il nucleo familiare stesso.

(Fonte: Fondazione Aut Aut)

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LUNA BLU FONDAZIONE AUT AUT

Una volta entrati in albergo, i giovani non trovano un modo per “ammazzare il tempo” ma concrete opportunità di crescita e di occupazione. La valorizzazione delle risorse umane è uno dei cardini del progetto. Ciò avviene assegnando a ogni persona dei compiti e degli impegni ben precisi mettendo le capacità di ognuna al servizio di tutti.
I giovani coinvolti nel progetto, ogni giorno, contribuiscono all’offerta di vari servizi che spaziano dalla produzione di pasta a quelli ricettivi.

Con questa iniziativa, la Fondazione Aut Aut dimostra che ogni azienda come le persone affette da disabilità possono rappresentare un valore aggiunto per qualsiasi azienda, pubblica o privata.

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INSERIMENTO LAVORATIVO GIOVANI ADULTI AUTISTICI

L’inclusione sociale fa bene a tutti e consente, alle persone con disabilità e ai propri familiari, di superare i limiti dell’assistenzialismo del passato andando oltre barriere culturali che spesso sono più alte di quelle architettoniche. Per fortuna, non sono rari i casi di persone con sindrome di down o autistiche che trovano un’occupazione adeguata. I motivi sono tanti, a cominciare dal fatto che essi possono rendere positivo il clima di lavoro fino a favorire la produttività. Creare opportunità di lavoro per le persone diversamente abili, quindi fa bene a loro e a chi gli sta intorno. Per questo, progetti come “Luna Blu” sono replicabili in qualsiasi posto facendo sentire tutti i lavori parte attiva di una comunità solidale.

(Le immagini sono tratte dal sito della Fondazione Aut Aut)

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2019 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!

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