
Era inevitabile. Dopo un lungo ciclo di sbornia di consumi automobilistici (oltre 1.500 macchine vendute al giorno), la Cina ripensa al suo modello di mobilità. E torna alla biciletta, utilizzata, fino agli anni Ottanta, da circa il 70 per cento della popolazione e oggi invece inforcata da appena un 10 per cento degli abitanti. Lo smog opprimente, il traffico da impazzire, e la necessità di ridurre i consumi di carburante, hanno spinto le autorità cinesi a un sano ritorno al passato.
Decine di migliaia di chilometri quadrati di nuove piste ciclabili sono in costruzione in tutte le più importanti città della Cina, e nuovi incentivi sono previsti per chi acquista le eco-bici. Quelle elettriche. A produrle, ovviamente, ci pensano loro, i cinesi, che ne hanno già messe sul mercato nel 2011 circa 11 milioni di pezzi, con una forte esportazione verso il Vietnam. Conclusione: i cinesi torneranno a pedalare. Il cambiamento passa anche dalla riscoperta delle vecchie abitudini.