Nuove tendenze: l’usato piace. In Italia 1200 imprese solo per i vestiti

Si risparmia ma si fa anche una scelta ambientale. Gli abiti che sono tornati di moda adesso sono quelli degli Ottanta e Novanta. L’usato è un pezzo dell’economia circolare.

IMPRESE USATO IN ITALIA

Per non sprecare, una delle possibilità è riutilizzare. Dare una seconda vita agli oggetti, magari donandoli, oppure cedendoli sul grande mercato dell’usato. E qui la lotta allo spreco si trasforma in un’industria, anche molto florida, e ben protetta dai venti della Grande Crisi. Già, perché l’usato in ogni caso, anche quando riguarda un prodotto griffato e quindi vintage, è una garanzia di risparmio. Specie se si sceglie bene il fornitore.

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IMPRESE MERCATO DELL’USATO IN ITALIA

Le imprese italiane che trattano vestiti di seconda mano sono diventate 1.200 e nella classifica delle città viene prima Milano, seguita da Torino e Roma. Una ricerca della Doxa, sul fronte della domanda, dimostra invece che ormai la metà degli italiani è pronta e interessata agli acquisti di prodotti usati. Lo fa per risparmiare, certo, ma anche come scelta di un consumo responsabile e più attento alle tematiche ambientali.

MERCATINI DELL’USATO IN ITALIA

Ai tradizionali punti vendita, dietro i quali c’è una catena di rifornimenti, bisogna poi aggiungere il network dei mercatini dell’usato, ormai presenti in tutte le città italiane. Qui, se non sono ancora diventati di moda, i prezzi sono davvero convenienti.

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INDUSTRIA DELL’ABBIGLIAMENTO USATO IN ITALIA

Per quanto riguarda, infine, i periodi, l’industria dell’abbigliamento usato procede per cicli di riscoperta. Così dal boom degli anni Settanta siamo passati a una nuova tendenza più favorevole alle mode degli anni Ottanta e Novanta. Un meccanismo tipico dell’economia circolare, dove le cose non si buttano mai e quindi non si sprecano.

NEGOZI DELL’USATO IN ITALIA:

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