Sei cose per aiutare il Pianeta

La campagna lanciata dall’associazione ambientalista britannica The Jump in collaborazione con l’università di Leeds. Sei scelte semplici e quotidiane, ma potentissime

Sei cose per aiutare il Pianeta. Piccole, ma potenti; semplici, al punto che non hanno bisogni di particolari spiegazioni; continue, in quanto di possono fare ogni giorno, senza pause.

SEI COSE PER AIUTARE IL PIANETA

Sei cose che da sole, senza stare ad attendere le decisioni degli inutili vertici internazionali sul clima, potrebbero ridurre le emissioni di gas serra, almeno di un quarto rispetto al livello necessario, e contribuire a trovare una via d’uscita dall’emergenza climatica. Me vediamo da vicino le sei azioni contenute in una campagna lanciata da The Jump, una delle più popolari associazioni ambientaliste britanniche, in collaborazione con l’università di Leeds. Con una premessa: non consideriamole come le tavole della legge, ma come scelte possibili per ciascuno di noi. E tutti possiamo fare qualcosa se davvero crediamo a un cambio di paradigma nell’economia, nella società e negli stili di vita.

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NON COMPRARE PIÙ DI TRE CAPI DI ABBIGLIAMENTO ALL’ANNO

I nostri armadi traboccano di indumenti, innanzitutto abiti, che non utilizziamo. Circa un terzo. Di tratta di oggetti che sprechiamo e potremmo regalare a chi ne ha bisogno, approfittando della fase del decluttering, la somma delle operazioni per mettere ordine nei guardaroba. Non comprare più di tre capi di abbigliamento è una soluzione radicale, magari provocatoria, ma segnala uno dei nervi scoperti dei nostri sprechi domestici.

ALIMENTAZIONE CON PORZIONE MODERATE E SENZA SPRECHI

Anche in questo caso la campagna di The Jump prende di petto uno spreco scandaloso, quello del cibo che nonostante le tante campagne e le tate iniziative locali e nazionali, nei paesi ricchi resta a livelli altissimi. Se partissimo dal moderare le porzioni, e quindi la quantità di cibo contenuta nei piatti prima di mangiare (The Jump suggerisce anche di privilegiare prodotti vegetariani), forse io traguardo di azzerare gli sprechi diventerebbe più vicino.

VIAGGIARE POCO IN AEREO

La campagna di The Jump chiede di viaggiare in aereo non più di una volta ogni tre anni per le tratte brevi, e di una volta ogni otto anni per le tratte lunghe. Anche in questo caso andiamo oltre l’aspetto provocatorio della proposta e andiamo alla sostanza della proposta: l’aereo è sicuramente un mezzo di trasporto molto inquinante, che ha un impatto significativo sulle emissioni e sulla crisi climatica. Possiamo ridurne l’uso, quando ci sono alternative valide come i treni, che se presi acquistando i biglietti nel modo giusto, consentono di risparmiare molti soldi.

NON AVERE VEICOLI A MOTORE PERSONALI

L’auto di proprietà ha sempre meno appeal all’interno delle tante alternative proposta dalla mobilità sostenibile. A partire da quelle che si realizzano attorno alla declinazione, in diverse forme, della parola sharing. E la condivisione è una delle chiavi per aprire la porta di una vera sostenibilità.

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NON CAMBIARE DISPOSITIVI ELETTRONICI PRIMA DI SETTE ANNI

Esistono leggi contro l’obsolescenza programmata, anche molto severe come quelle previste in Francia (dove tra le pene previste c’è anche il carcere), ma non bastano. Continuiamo ad avere apparecchi elettrici ed elettronici che hanno prestazioni superiori, rispetto a quelle di vent’anni fa, ma durano molto meno. E allora la reazione efficace, ancora una volta, spetta ai consumatori, chiamati a ridurre il ricambio degli elettrodomestici. Specie quando non serve.

USARE FONTI RINNOVABILI PER RISCALDARE CASA

Un forte risparmio, sotto tutti i punti di vista, e anche un contributo importante sul piano ambientale: i piccoli impianti per l’energia da fonti rinnovabili rappresentano soluzioni molto convenienti dal punto di vista economico e utili per aiutare il Pianeta. A partire dagli impianti per il fotovoltaico da balcone.

LE STORIE DI CHI SI IMPEGNA PER SALVARE IL PIANETA:

  1. Pasquale, il nonno del mare: ogni giorno percorre 60 km per andare a pulire la spiaggia
  2. I cicloanimatori che organizzano tour a due ruote per pulire i territori e riconvertire aree dismesse
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