Come riconoscere i funghi velenosi

Dal colore all'aspetto generale. Ma anche l'odore può essere molto indicativo. Tutte le precauzioni da prendere

quali sono i funghi commestibili
Non è sempre facile riconoscere i funghi velenosi da quelli commestibili, anche perché in Europa si contano circa 50 mila specie di funghi conosciute, e talvolta quelle velenose e quelle commestibili si assomigliano. In ogni caso, ci sono alcuni elementi che aiutano a riconoscere un fungo velenoso: il colore, la presenza di un “velo” o di una lamella, l’odore. 
 

Il colore

Un fungo velenoso a volte ci inganna proprio per il suo colore accattivante. Molti funghi tossici hanno colori vivaci (rosso, giallo, verde) e spesso si presentano  un aspetto più “vivido” o strano rispetto ai commestibili. I funghi commestibili, generalmente, hanno colori più tenui. Inoltre
i funghi velenosi spesso hanno spore di colore diverso, per esempio, bianche, gialle o verdi.
 

L’odore

I funghi commestibili, come il finferlotendono ad avere un odore più neutro o di terra. Alcuni funghi velenosi, come l’Amanita muscaria (il fungo della tradizione con il cappello rosso e i puntini bianchi), hanno un odore che può essere dolce o simile all’ammoniaca.

Segni distintivi

Molti funghi velenosi, come il Amanita phalloides (il “Cappello della morte”), hanno un “velo” che ricopre il cappello e il gambo. Questo velo può essere visibile come una membrana che si rompe man mano che il fungo cresce. Un altro segno distintivo è la lamella (le lamelle sotto il cappello), che può essere di colore bianco o giallo nelle varietà velenose. I funghi velenosi possono presentarsi con un cappello viscido o mucoso, che può essere facilmente distinto da quelli commestibili. La forma del gambo può anche essere un segno distintivo: i funghi velenosi, come l’Amanita phalloides, hanno un gambo molto più robusto e rigido rispetto ai funghi commestibili simili.

Precauzioni

Se riconoscere i funghi velenosi non è sempre facile, qualsiasi problema fino al rischio di avvelenamento si può evitare prendendo soltanto delle semplici precauzioni.
  • Preferite funghi con le lamelle marrone o marrone chiaro. Allo stesso modo cercate funghi senza squame sul cappello.
  • Non mangiate mai funghi dei quali non siete sicuri oppure che non conoscete
  • Scartate funghi che hanno un anello sotto al gambo: molti funghi con questa caratteristica sono velenosi.
  • Preferite funghi con lamelle di colore marrone o marrone chiaro.E allo stesso modo cercate funghi senza squame sul cappello.
  • Non raccogliete funghi con gambo o cappello rosso: la natura vi sta avvertendo, con il colore rosso, che quel fungo può essere pericoloso.
  • Non riporre nello stesso cesto i funghi commestibili e quelli su cui avete dubbi, che è preferibile scartare comunque, anche prima di consultare un esperto.
  • Evitare di raccogliere i funghi se ancora molto piccoli in quanto è più complicato capire bene di quale specie si tratta.
  • Non fidatevi delle credenze popolari. Per esempio è assolutamente falso che un fungo velenoso si possa riconoscere attraverso la prova dell’aglio ( o della cipolla), ovvero se annerisce questi condimenti durante la sua cottura .E non è affatto vero che i funghi di colore bianco siano tutti commestibili, come si tratta di una falsa credenza il fatto che i funghi in crescita sotto i castagni  sono sicuri.
  • Se nonostante tutto, credete di aver consumato funghi velenosi, alla comparsa di eventuali sintomi, raggiungete subito l’ospedale più vicino e portate con voi un campione del fungo incriminato in modo tale da permettere al personale esperto di effettuare delle analisi che permettano di capire il livello di tossicità.

Funghi velenosi più diffusi

Tra le tante possibili specie di funghi velenosi, abbiamo selezionato le sette più diffuse e anche più rischiose.
  • Amanita primaverile. Di colore bianco, è anche chiamato “l’ovulo della morte” in quanto richiama, in modo perfido, un tipo di fungo  molto diffuso e gradito ai consumatori. Gli ovuli, appunto. Il gambo è bianco, la base bulbosa e il cappello liscio: può essere mortale.
  • Amanita muscaria. Si chiama così in quanto contiene la muscarina, una sostanza in grado di danneggiare il sistema nervoso dell’uomo con conseguenze imprevedibili. La sua arma segreta è la bellezza: si presenta con un cappello che può arrivare a un diametro di 20 centimetri, di colore rosso intenso con maculature bianco. Sembra venire fuori da un libro di favole per bambini, eppure è il fungo velenoso per antonomasia.
  • Porcino malefico. Anche in questo caso il rischio è fare confusione con una specie di funghi molto diffusa e molto usata a tavola. Però il porcino malefico ha connotati precisi: il cappello è bianco in superficie e arancione nella parte inferiore e con un gambo sodo tendente al rosso. Possiamo riconoscerlo ed evitarlo.
  • Russula emetica. E’ conosciuta anche come la “colombina rossa” per il colore del suo cappello, il cui diametro è tra gli 8 e i 10 centimetri. Le sue lamelle sono elastiche, fitte e bianche. Ha un sapore poco gradevole e piccantissimo.
  • Amanita Verna. Cappello, lamelle e gambe di questo fungo sono bianchi. La sua estrema pericolosità sta nel fatto che non si distingue facilmente dal prataiolo, fungo assolutamente commestibile. Se non per un elemento decisivo: le lamelle del prataiolo non sono bianche, ma rosa, rosso o viola.
  • Lepiota cristata. Fungo di piccola taglia, molto velenoso.
  • Galerina marginata. Fungo velenoso con aspetto simile a champignon.

Funghi commestibili più sicuri (ma comunque da riconoscere)

I  funghi commestibili che, in generale, vengono considerati più sicuri, sono:

  • Boletus edulis, ovvero il porcino
  • Cantharellus cibarius, ovvero il finferlo
  • Agaricus bisporus, ovvero lo champignon.

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