Fattura elettronica, ci piace purché metta ko gli evasori. Come è avvenuto in Portogallo. E purché si stanghi chi fa il furbo

Uno strumento decisivo per ridurre i più grandi sprechi dell’Italia: l’evasione fiscale e le frodi Iva. Per i quali pagano (troppo) i contribuenti onesti. La storia del dentista che ricatta il cliente

fattura elettronica

FATTURA ELETTRONICA

Lo scetticismo sulla fattura elettronica va smontato in pochi secondi. Innanzitutto si tratta di uno strumento molto diffuso nel mondo e in particolare in Europa, e dunque noi italiani non potevamo continuare a fare gli ultimi della classe in campo fiscale, secondo un copione che va in scena ormai da anni. Le fatture, e i relativi incassi e versamenti di Iva, sono in versione digitale, per esempio, in Francia, Germania, Austria, Spagna, e potrei andare avanti a lungo solo con la lista dei paesi europei. 

LEGGI ANCHE: Quanto costa a tutti noi l’evasione fiscale, i conti in questo libro

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Sono matti in queste nazioni che sono partite, in diversi casi, molto prima dell’Italia (in Austria la fattura digitale per tutti è stata introdotta nel 2014)? No, semplicemente hanno capito che si tratta di uno strumento fondamentale, nell’interesse di ogni cittadino-contribuente e non dei soliti furbetti del fisco. Per due motivi.

VANTAGGI DELLA FATTURA ELETTRONICA

Il primo: si modernizza un sistema di pagamenti, sfruttando al meglio la tecnologia, e si azzerano enormi costi e sprechi. Per esempio, di carta, che poi significa alberi tagliati, di materiale di cancelleria, e di tempo per chi scrive e per chi deve poi contabilizzare fatture e documenti correlati. Già questo è un vantaggio importante, e alla comunità di Non sprecare piace molto.

Ma è il secondo aspetto del cambiamento a essere decisivo nell’interesse dei cittadini onesti, quelli che di solito vengono massacrati da un fisco che in Italia finora si è retto su questa equazione: i pochi pagano tutto per i tanti che evadono troppo. È chiaro che con fatture elettroniche, quindi tracciate, con i cassetti fiscali digitali, e con tutta la documentazione trasparente ed evidente, evadere le tasse sarà molto più complicato. Impossibile, in teoria. E sarà altrettanto più difficile portare a segno una truffa, molto diffusa in Italia, che da sola vale una montagna di soldi pubblici, sprecati e sottratti a investimenti che dobbiamo fare, per esempio nelle scuole e nella formazione: le frodi Iva.

PER APPROFONDIRE: Non riceve la fattura e sequestra l’idraulico. La signora Pina diventa un simbolo della lotta all’evasione

COME FUNZIONA LA FATTURA ELETTRONICA

Per farvi rendere conto di quanto possa valere, in termini di lotta all’evasione e di risultati per il sistema Paese, la fatturazione elettronica, vi racconto in poche parole la storia virtuosa del Portogallo. Questo piccolo e meraviglioso paese europeo nel 2012 era di fatto fallito, e per evitare una Grecia bis ci furono importanti aiuti finanziari, da parte della comunità internazionale e innanzitutto dell’Unione europea, abbinati però a un piano nazionale di dura lotta all’evasione fiscale, che in Portogallo era, quasi come in Italia, la norma. 

Così già nel 2012 il governo portoghese decise di introdurre l’obbligo della fatturazione elettronica, e i risultati sono stati clamorosi. Lo spreco dell’evasione delle tasse tipo Irpef e di quelle tipo Iva, in Portogallo è stato molto ridimensionato. Con i soldi incassati dalla lotta all’evasione, negli ultimi anni il Portogallo è uscito dalla lunga crisi economica, e oggi è un paese più solido, sul piano dei conti pubblici, anche dell’Italia. Inoltre, aumentando la platea dei contribuenti, che un tempo se la svignavano in massa, in Portogallo è stato possibile abbassare le tasse. Per tutti, e non per qualche privilegiato. Al punto che il paese è diventato una delle mete preferite dai pensionati italiani che si trasferiscono a Lisbona, come in altre bellissime città portoghesi, e possono consentirsi un tenore di vita molto più alto rispetto all’Italia. Grazie al fatto che in Portogallo si pagano meno tasse.

COME FARE LA FATTURA ELETTRONICA

Vedremo se in Italia, e sarebbe un miracolo, si ripeterà il film portoghese. Intanto la novità della fatturazione elettronica ha creato non pochi problemi ai piccoli imprenditori, ai professionisti autonomi, agli stessi commercialisti: è il prezzo che bisogna pagare quando si avvia un importante cambiamento di sistema. Auguriamoci che con il tempo, e non troppo, tutto possa funzionare bene.

PER SAPERNE DI PIÙ: I padroni del web devono decidersi a pagare le tasse in Italia, come tutti. C’è un conto da saldare, solo per il 2018, di 190 milioni, che rischiamo di sprecare….

EVASIONE FATTURA ELETTRONICA

Piuttosto dobbiamo stare attenti a un’altra cosa: chi prova ad approfittare della fatturazione elettronica per continuare a fare il furbo alle spalle di quale vittima designata, di solito i più deboli. Un bravo e onesto operaio specializzato, potete immaginare il suo stipendio mensile, mi ha raccontato la seguente storia. È andato a fare alcuni interventi in un Centro dentistico professionale (conosco anche il nome, la città e la zona dove si trova, ma per il momento ometto i dettagli per non creare problemi al mio interlocutore), molto noto, molto pubblicizzato, molto patinato, e si è trovato di fronte a un dentista mascalzone. Con qualche complice in amministrazione, ovviamente. L’intervento costava 1.500 euro, spesa stratosferica per un operaio, e il dentista da prendere per le orecchie, ha fatto la seguente proposta al suo paziente: «Adesso abbiamo anche la rogna della fattura elettronica, ma se a lei non serve, può pagarmi in contanti 1.100 euro e risparmia…».  Ovviamente, il paziente ha scelto questa soluzione: per il suo budget, risparmiare 400 euro significa tantissimo. Capito? La fattura elettronica diventa così la scusa per spremere come un limone un povero disgraziato, e per fare l’ennesima magagna da incollare nell’album, pieno di figurine, intitolato Truffe all’italiana.

L’ITALIA CHE NON CI PIACE: STORIE E DANNI DAL PAESE DEI FURBI

Torna in alto