Earth day 2015 –
Se le donne avessero un accesso alle risorse produttive uguale a quello degli uomini nei Paesi in via di sviluppo, i raccolti potrebbero aumentare dal 20 al 30%: è bene ricordarlo in occasione della Giornata della Terra.
Le donne ricoprono un ruolo fondamentale nel settore agricolo e nelle economie rurali, ma spesso sono costrette ad affrontare limitazioni che ne riducono la produttività. In Asia meridionale e nell’Africa Sub-Sahariana rispettivamente quasi il 70% e il 60% della forza lavoro donne è impiegata in agricoltura ma meno del 20% dei proprietari agricoli sono donne.
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“Una delle ragioni di questa situazione è il dilagare della speculazione finanziaria sui beni alimentari e sui terreni agricoli, come ad esempio il land grabbing, uno dei problemi mondiali a cui è urgente trovare una soluzione – afferma Danielle Nierenberg Co-fondatrice di Food Tank e membro dell’Advisory Board della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition – Fra le conseguenze più gravi di questo fenomeno c’è l’esclusione delle comunità locali dalla gestione della terra e dai progetti di sviluppo agricoloii se non addirittura la violazione dei diritti umani. Ed in particolare questo riguarda le donne, che rappresentano il 43% della forza lavoro in agricoltura nei Paesi in via di sviluppo: esse sono quindi una risorsa fondamentale per il settore, da tutti i punti di vista. È stato infatti calcolato – continua la Nierenberg – che in quei territori se le donne avessero lo stesso accesso alle risorse produttive degli uomini, i raccolti potrebbero aumentare fra il 20 e il 30%, incrementando la produzione agricola totale dei Paesi in via di sviluppo fino al 4% e contribuendo quindi a ridurre tra il 12 e il 17% il numero di persone che soffrono la fame nel mondo”.