
Trecentomila italiani sono in cura, presso strutture pubbliche sul territorio, per una forma di dipendenza. Droga, web e gioco d’azzardo. L’età media dei pazienti è concentrata nella fascia tra i 34 e i 40 anni, mentre non esistono barriere o specificità dal punto di vista delle classi sociali.
LEGGI ANCHE: Drunkoressia in Italia, 300mila adolescenti bevono alcolici per dimagrire
Se il fenomeno delle droghe è considerato stazionario, quelli che spaventano sono i dati della dipendenza da internet e dal gioco d’azzardo. Sono sempre più numerosi gli italiani che chiedono assistenza per l’uso compulsivo di internet, dal quale non riescono a liberarsi, e siamo arrivati a circa 2 milioni di persone a rischio per il gioco d’azzardo.
Infine, un numero che deve far riflettere: gli italiani sono i secondi consumatori in Europa, dopo i francesi, di psicofarmaci. Mentre l’89 per cento dei cittadini che si rivolgono al servizio pubblico per avere assistenza, si dichiarano soddisfatti per la prestazioni ricevute. Non tutto, in Italia, è malasanità.