Dove si legge di più in Italia: il record del Friuli Venezia-Giulia

In un Paese dove ci sono più scrittori che lettori, non mancano le zone dove invece abbiamo indici di lettura da Nord Europa. Grazie a tante iniziative sul territorio.

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L’Italia è un Paese dove si legge poco, e questo è un dato di fatto e anche uno spreco per la formazione e la preparazione dei cittadini. Inoltre siamo una nazione dove ci sono più scrittori che lettori: tutti pensano di essere Marcel Proust, o anche il saggista che ti fa capire dove va il mondo (mentre magari sei solo un politico in carriera che cerca, giustamente, di fare propaganda con la sua autobiografia), mentre manca chi poi ha il tempo e la voglia di leggere.

Con alcune eccezioni, a partire dalla regione italiana dove si legge di più: il Friuli Venezia-Giulia che presenta indici di lettura analoghi a quelli delle nazioni del Nord Europa. Un miracolo, appunto. Dei circa 1 milione e 200mila cittadini friulani, oltre la metà (il 53,6 per cento) entra in una libreria e fa uno scontrino almeno una volta ogni 12 mesi. Non solo: il 38 per cento delle famiglie ha libri in casa. Teniamo conto, per capire la forza di questi numeri, che in regioni come la Sicilia, la Puglia e la Basilicata, purtroppo tutte al Sud, circa il 70 per cento della popolazione non legge neanche un libro all’anno.

Alle spalle del Friuli Venezia-Giulia ci sono la valle d’Aosta (51,9 per cento), la Lombardia (48.9 per cento), il Veneto (48,7 per cento) e il Piemonte (48,1 per cento).

Che cosa ha funzionato nel miracolo friulano? La spinta dal basso a favore della lettura. C’è un grande lavoro di promozione della lettura che, senza leggi di tipo sovietico, sta dando i suoi frutti. In Friuli, per esempio, ci sono i migliori festival letterari italiani, a partire da Pordenonelegge: centinaia di  eventi distribuiti in un fittissimo calendario di 5 giorni e oltre 100 mila presenze. Un’intera cittadina viene sommersa dai libri e dai lettori. In secondo luogo la lettura è spinta dall’azione della rete del volontariato con una miriade di associazioni in campo in questo settore. Ancora un esempio: da Udine l’associazione Banco Lib(e)ro è partita per distribuire libri gratis, raccolti nelle varie case o anche attraverso libere donazioni, a chiunque ne faccia richiesta. Con il risultato che in dieci anni sono stati assegnati 350 mila volumi.

Infine, sul territorio lavorano bene le istituzioni, dalle amministrazioni comunali alle scuole, passando per le biblioteche (a Udine ogni anno vengono prestati due libri per ogni abitante). Il caso tipico è quello di Pertegada, conosciuto anche come “il paese dei libri” per l’altissima diffusione della lettura. In un ex cinema ogni settimana si tiene un mercatino dell’usato, in tutte le scuole elementari ci sono piccole biblioteche. E il sindaco ha appena lanciato una campagna estiva per favorire la lettura in spiaggia: libri gratis ai clienti degli stabilimenti, in italiano, inglese e tedesco. La lettura ci conquista anche così, e aiuta l’intera filiera del turismo.

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