Coronavirus, chi specula sui test sierologici. Prezzi troppo variabili, da 25 a 100 euro

In Lombardia il prezzo è libero e c’è la giungla. Nel Lazio è bloccato, ma molti titolari dei laboratori fanno i furbi. Qualcuno propone perfino «lo sconto famiglia»

prezzo test sierologici

Un caso che si poteva evitare. Anche perché i cittadini rischiano di sprecare molti soldi. Dopo la fase della quarantena, è il momento dei test sierologici. Di massa. Come si fanno, a che cosa servono, quale valore hanno, lo abbiamo spiegato in questo articolo. Adesso c’è il tema del prezzo. Ovvero della giungla all’italiana, dove ognuno, come nel caso dell’acquisto di un ago in un ospedale, si è mosso a modo suo. Tutti in ordine sparso.

COSTO TEST SIEROLOGICI

Partiamo dall’inizio: il test sierologico non è gratuito. Salvo che per una quota minoritaria, molto piccola, della popolazione che partecipa a campagne di screening svolte dal sistema sanitario nazionale. Parliamo di circa 150mila persone. Gli altri devono andare in un laboratorio specializzato, chiedere il test e attendere qualche giorno per i risultati. Se risultano positivi, ricordiamolo, devono fare un passaggio successivo. Non è detto che siano contagiati o che ci sia un’infezione: la parola finale spetta al tampone.

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PREZZO TEST SIEROLOGICI

Chiarito che il test del sangue lo pagano i cittadini, la domanda seguente è semplice: a quale prezzo? Una risposta univoca è impossibile. Prendiamo il caso della Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus. Qui la regione ha deciso di rimborsare i tamponi a un prezzo bloccato, 62 euro e 69 centesimi. Possiamo anche capire che la regione non ha voluto prevedere il rimborso anche dei test sierologici, una spesa che avrebbe creato qualche problema di sostenibilità finanziaria, ma almeno poteva fissare il prezzo, come nel caso del tampone.

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COSA SAPERE SUI TEST SIEROLOGICI

L’occasione fa l’uomo ladro, recita un antico proverbio. E qui se proprio non vogliamo entrare nella categoria del furto c’è da segnalare sicuramente una scarsa trasparenza. Ognuno avrà i suoi buoni motivi per giustificare i diversi prezzi, ma una forchetta da 25 a 100 euro, cioè il quadruplo, non si capisce. I vari laboratori procedono in ordine sparso con il loro listino prezzi, e il Centro Medico Santagostino offre i suoi test sierologici a 35 euro, contro i 40 dell’Humanitas, i 67 della catena Synlab e i 70 del Centro diagnostico italiano. Prezzi teorici, in quanto quando arriva il momento di pagare il conto c’è sempre un surplus verso l’alto.

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SPECULAZIONE TEST SIEROLOGICI

Nel Lazio si è tentato di evitare il pasticcio con il prezzo dei test sierologici fissato, uguale per tutti, dalla regione: 20 euro quello capillare, 45 euro con il prelievo venoso. Un affare non proprio di poco conto per i laboratori. Ma quando si tratta di strizzare un paziente, nessuno si accontenta. Così il sito Il Salvagente ha scoperto, e denunciato, che in molti laboratori di Roma si chiedono almeno 100 euro per fare il test sierologico. E si consente uno «sconto famiglia» se al test si sottopongono più componenti del nucleo familiare. Una bella invenzione da inserire nel catalogo delle furbizie romane.   

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