Sono circa 30 le specie ascritte alla Nerina, una pianta bulbosa della famiglia delle Iridacee.. Di tutte, una specie in particolare trova ospitalità in giardino e nei vasi: la Nerina Bowdenii. In cima agli steli nudi, alti sino a 60 centimetri, porta numerose ombrelle rade di fiori profumati con petali sottili rosa, rossi o bianchi, attorcigliati su sé stessi e rivolti all’infuori.
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Esposizione e clima
La nerina ama il pieno sole, o la mezz’ombra, e le posizioni riparate, specie dal vento; essendo sensibile al gelo, è da considerare rustica soltanto nel clima mediterraneo. Nel linguaggio dei fiori, la nerina rappresenta la purezza e l’innocenza.
Terreno e cure colturali
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché privo di calcare e ben drenato: l’ideale è un terreno sabbioso, e privo di torba. Per i vasi va bene una miscela in parti uguali di terriccio, composto e sabbia. È molto utile la somministrazione di un concime liquido da fare a settimane alterne, da quando le foglie sono del tutto sviluppate a quando ingialliscono.
Annaffiature
Abbondante durante il periodo vegetativo. Durante l’estate dare acqua in abbondanza, ogni 7-10 giorni. Con il calare della temperatura, diradare gli interventi fino a interromperli quando le foglie ingialliscono.
Semina e fioritura
La piantagione dei bulbi si effettua da fine primavera fino al mese di luglio. I bulbi vanno messi a una distanza di 15 centimetri uno dall’altro, e a una profondità di 10 centimetri. L’epoca di fioritura va da fine agosto a novembre avanzato, a seconda dell’epoca di piantagione. Durante l’inverno, se la nerina è coltivata in una zona dal clima temperato (con temperature che non scendono sotto gli 0 gradi), si può lasciare all’aria aperta, magari proteggendo il terreno con una pacciamatura. Se invece ci troviamo in una zona dove gli inverni sono rigidi, allora è opportuno dissotterrare i bulbi, e conservarli in un luogo riparato, fresco, buio e asciutto. Per trapiantarli nuovamente con l’arrivo della primavera.
Problemi e rimedi
Le nerine possono essere soggette a funghi diversi che possono portare a marciume pianta. Se c’è questo sospetto, i bulbi devono essere trattati con anticrittogamici prima del loro utilizzo.
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