Come si risparmia con l’energia elettrica in casa? Possiamo fare qualcosa di concreto e semplice, senza aspettare tagli in bolletta che non arriveranno mai? Non tutti i consumi domestici di elettricità sono sprechi in quanto tali, a volta si tratta solo di scarsa conoscenza di come funziona l’erogazione dell’energia, di banali distrazioni o anche di scelte sbagliate negli acquisti degli elettrodomestici. Sul piano degli sprechi, a parte il classico errore di lasciare le luci accese quando non servono, c’è lo spreco assurdo dello stand-by. Per le luci accese, potete evitarle con un semplice esercizio che, nel tempo, deve diventare un’abitudine. Quando uscite da una stanza, come gesto meccanico, date sempre uno sguardo all’indietro: e vedrete che, poco alla volta, l’abitudine a lasciare una luce accesa scomparirà. Per lo stand-by invece dovete partire dal suo spreco: vale da 18 a 90 euro per ogni bolletta. Volete continuare a gettare dalla finestra questi soldi per tutto l’anno e per tutta la vita? Se non siete rassegnati, allora basterà acquistare qualche ciabatta, sistemarla nei punti dove potrà servire più apparecchi e lo spreco dello stand-by, con un colpo solo di interruttore, scompare del tutto. Ogni singolo elettrodomestico, uno per uno, ha qualche trucco, che potete applicare facilmente, per ridurre i suoi consumi energetici. Noi li abbiamo raccontati tutti, come nel caso della lavatrice. Leggeteli e cercate di applicare questi consigli. Così come nella scelta degli apparecchi, come per le luci, privilegiate sempre quelli a basso consumo e le lampade a LED. La spesa, in questo caso, è risparmio.
Elettrodomestici
Gli elettrodomestici di casa consumano molto e, soprattutto, sono molteplici: quasi in ogni stanza ne utilizziamo uno. Il re degli energivori è il frigorifero: in Italia i frigoriferi consumano circa il 3,5% di tutta l’elettricità nazionale, più di quella consumata per i trasporti ferroviari e urbani. Ma accanto al frigo utilizziamo ogni giorno la lavatrice, molte famiglie sono ormai dotate di una lavastoviglie, alcune usano ancora lo scaldabagno elettrico, e così via. La prima cosa da fare sarebbe di rimpiazzare appena possibile i vecchi elettrodomestici con apparecchi nuovi di cui sia comprovata l’efficienza, cioè il basso consumo di elettricità a parità di prestazione: basta confrontare tra loro le etichette energetiche che devono essere ben esposte, scegliendo in ogni caso modelli di classe A o superiore (A+, A++, A+++). ci sono poi una serie di accorgimenti per usare in modo intelligente gli elettrodomestici acquistati. Ecco quali sono.
Cucina
Di tutte le stanze quella che più impatta in bolletta è senza dubbio la cucina: non solo sede di sprechi di cibo,ma anche di energia. Qui infatti cuciniamo ogni giorno, utilizziamo il frigorifero, il freezer, ma anche il forno a microonde, quello a gas ed anche quello elettrico. Senza parlare del gas dei fornelli. Per tutte questa attività ci sono buone e cattive abitudini: buone come ad esempio utilizzare la pentola a pressione o sgrassare le stoviglie prima di metterle in lavastoviglie, cattive come aprire inutilmente il frigorifero o tenerlo aperto a lungo, oppure utilizzare troppo il forno elettrico non ventilato.
Riscaldamento
La voce più pesante in bolletta è senza dubbio quella per il riscaldamento. Peccato che di tutta l’energia consumata per riscaldare un edificio, buona parte viene dispersa. È qui che si può innanzitutto intervenire: riducendo le dispersioni e utilizzando apparecchi ad alta efficienza, ogni famiglia può risparmiare dal 20 al 40% delle spese per riscaldamento, con notevoli vantaggi per il bilancio economico familiare, oltre che per l’ambiente (pensate che Italia il 30% della spesa energetica dipende dalle nostre case, che sono responsabili di circa il 27% delle emissioni nazionali di gas serra.). La vostra casa potrà diventare meno sprecona grazie a un miglior isolamento, a partire dalle finestre.
Pannelli solari
Tra i modi migliori per risparmiare in casa ci sono indubbiamente i pannelli solari. A fronte di un investimento iniziale, che si ammortizza nell’arco di due decenni, un impianto fotovoltaico può portare infatti a tagliare i costi di produzione di acqua calda sanitaria sino all’80 per cento e a una diminuzione del 60-70 per cento per quanto riguarda i costi di riscaldamento degli ambienti. Risparmi che, però, dipendono molto dalle abitudini personali di ogni nucleo familiare, che vanno assecondate scegliendo un impianto dimensionato correttamente rispetto ai consumi. Questi tipi di impianto producono energia elettrica sfruttando la radiazione solare che viene immagazzinata all’interno di moduli, che trasformano l’energia solare in elettrica. Questa energia, a sua volta, viene convertita in corrente alternata da un inverter, che ne permette l’utilizzo in casa. Gli impianti sono anche dotati di un contatore bidirezionale che permette di consumare l’energia autoprodotta per i fabbisogni dell’abitazione, e di immettere quella in eccedenza nella rete. A tal proposito, però, esistono degli impianti che consentono di accumulare questa energia in eccesso per riutilizzarla quando se ne ha bisogno invece che immetterla immediatamente nella rete. Si tratta del fotovoltaico con accumulo, un impianto che consente di immagazzinare l’energia elettrica prodotta in surplus dall’impianto fotovoltaico durante il giorno per metterla a disposizione quando serve di più: la sera, la notte o di primo mattino. In questo modo si riesce a coprire fino al 90% del fabbisogno di energia elettrica della famiglia con elettricità auto-generata.
La bolletta della luce
Ogni anno, gli italiani acquistano più di 12 milioni di lampadine per usi domestici. Lampade, lampadine, lampadari consumano energia elettrica che incide non poco sulle nostre bollette. È dunque fondamentale scegliere la fonte d’illuminazione migliore in base al consumo e all’uso che ne viene fatto in quella stanza. Nel nostro speciale dedicato all’organizzazione dell’illuminazione per ridurre al minimo di sprechi di energia, troverete tutti i consigli per un uso razionale e oculato dell’illuminazione.
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