Il fiore è talmente bello e vario che merita tutti i nostri sforzi. E poi non è complicato sprecare il fascino delle rose: basta curarle con costanza, e con gli interventi da fare nel corso dell’anno. Il momento migliore per moltiplicare le rose, nei terrazzi come nei giardini, è la fine dell’estate: lo sostiene, e possiamo fidarci, Paolo Pejrone, famoso architetto italiano esperto di giardinaggio. Scrive Pejrone: “Le soddisfazioni maggiori, almeno per quelle rampicanti e sarmentose, si possono avere con le propaggini, ben più che con le sempre imprevedibili e laboriose talee“. In realtà, come vedremo, le rose hanno bisogno di essere curate tutto l’anno, anche prima, durante e dopo la fioritura. Come vedremo in questo articolo
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Come prendersi cura delle rose in vaso
Potrebbe sembrare che curare una pianta di rose sia molto più semplice rispetto alle rose coltivate in giardino. Tuttavia le rose in vaso hanno bisogno di impegno e di particolari cure sin dalla prima fase, che è l’acquisto. Come sostiene Aureli, fiorista esperto di FloraQueen, quando ci si reca a comprare una pianta di rose bisogna prestare molta attenzione al tipo di pianta da scegliere: ne esistono vari tipi, ognuno dei quali adatti a un diverso ambiente. Potremmo trovare:
- piante da giardino
- piante da balcone
- piante per l’interno
Dunque, in base al tipo di pianta scelta, cambiano i modi per prendersene cura.
Il vaso
Fondamentale per una pianta di rose è il vaso che le conterrà. Le dimensioni del vaso, infatti, permettono di aiutare la pianta a vivere molto più a lungo: l’ ideale che il vaso sia alto e largo almeno 50 cm. Inoltre, la pianta dovrà essere munita anche di un sottovaso, leggermente distante dal vaso stesso, in maniera tale da evitare l’arresto del flusso dell’acqua. Ovviamente nei vasi vanno soltanto alcune delle 2mila varietà di rose (generalmente quelle meno cespugliose e pungenti) e in ogni caso potete scegliere il contenitore più adatto seguendo il criterio della proporzione tra la lunghezza dei fiori e la capienza del vaso. In pratica: basta un vaso da cinque litri di acqua se le rose che avete scelto non superano i 50 centimetri; serve invece un vaso da 12 litri se le vostre rose superano i 50 centimetri di altezza.
Come prendersi cura delle rose in giardino
Qui, a parte la scelta del terreno e del luogo dove la pianta riceva luce e sole, è molto importante fare attenzione ad alcuni elementi. Innanzitutto la distanza tra le piante: non meno di 70 centimetri una dall’altra, e arrivate anche a un metro per stare più sicuri. Le rose non amano l’affollamento. In secondo luogo, evitate di piantare rose dove ne avete appena estirpate altre in quanto malate o rinsecchite. Correte il rischio di ritrovarvi con una pianta costretta a crescere ed a fare fiori in un terreno povero, e poco funzionale a darvi delle belle rose in primavera.
Come crescere le rose
Altra cosa da non trascurare è l’annaffiamento. Spesso si ha la cattiva abitudine di innaffiare la pianta quando pensiamo sia giusto secondo noi e non in orari determinati. Tuttavia per le piante di rose (ma in generale per ogni tipo di pianta) è opportuno farlo dopo il tramonto. Annaffiare le piante nei momenti in cui batte il sole danneggia infatti le foglie delle piante stesse: le gocce d’acqua si depositano sulle foglie e si trasformano in lenti, bruciandole. La terra della pianta deve essere, poi, abbastanza asciutta per poter essere innaffiata, anche se non bisogna aspettare che sia secca. Il metodo migliore per innaffiare è quello detto “a pioggia”: con l’innaffiatoio si versa l’acqua sul terriccio da una distanza lontana quasi imitando la pioggia che cade. Essenziale è, inoltre, il terriccio da scegliere: bisogna comprare solo quello adatto alle rose in vaso e deve essere sostituito ogni due anni.
Come curare le rose in inverno
Infine, ricordate che le rose non hanno pause. Vanno seguite e curate tutto l’anno e non solo in primavera quando fioriscono. In particolare in inverno ci sono alcune operazioni da fare che poi risulteranno molto utili per i risultati da raccogliere in primavera. Primo: pacciamare il terreno con foglie secche e pezzi di corteccia. E’ il modo migliore, e più naturale, per creare una sorta di copertura in grado di tenere al caldo le radici della pianta. Secondo: eliminare foglie e fiori appassiti, possono solo fare danni. Terzo: accorciare i rami troppo lunghi. L’inverno è la stagione giusta per questa operazione che non va rinviata alla primavera. Quarto: fare un lieve trattamento con un antifungino per proteggere le piante da questo rischio. Quinto: fate la massima attenzione alla temperatura, se è troppo bassa (attorno a meno 5-10) è bene coprire le piante, altrimenti bruceranno.
Come curare le rose in primavera e in estate
Non c’è tregua con il piacere di coltivare le rose, durante la primavera e l’estate. In primavera bisogna fare una bella pulizia attorno alle piante, rimuovere le erbacce infestante, controllare che non ci siano parassiti all’attacco. E fare una giusta concimazione con prodotti naturali. Questo è anche il momento della pacciamatura con foglie secche, torba e paglia e di una lieve sarchiatura. In estate, infine, mentre vi godete lo splendore delle vostre rose, ricordatevi di fare qualche potatura, se necessaria, eliminate le rose appassite, non fate mancare l’acqua alle piante.
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