Come si curano le rose

Dai vasi all'esposizione, dalle annaffiature alle potature. Le rose hanno bisogno di attenzioni quasi per tutto l'anno

come prendersi cura delle rose 3

Come curare le rose durante l’anno

Il fiore è talmente bello e vario che merita tutti i nostri sforzi. E poi non è complicato non sprecare il fascino delle rose: basta curarle con costanza, e con gli interventi da fare nel corso dell’anno. Stagione per stagione. Nei primi mesi dell’anno, per esempio, c’è la potatura, che può andare avanti fino a marzo. Da aprile, se non piove, iniziano le annaffiature regolari, mentre a maggio arriva la fioritura e bisogna fare attenzione alle rose appassite e alle possibili malattie. Queste operazioni, controlli compresi, vanno avanti per tutta l’estate, e a settembre ci sono alcune varietà che rifioriscono. Da ottobre ci si prepara per l’inverno, innanzitutto proteggendo le radici, e tra novembre e dicembre le rose finalmente riposano.

La scelta della pianta e il posto giusto

Come sostiene Aureli, fiorista esperto di FloraQueen, quando ci si reca a comprare una pianta di rose bisogna prestare molta attenzione al tipo di pianta da scegliere: ne esistono vari tipi, ognuno dei quali adatti a un diverso ambiente. Potremmo trovare:

  • rose da balcone e da terrazza
  • rose da giardino
  • rose per l’interno

Tutte le rose, in generale, amano il sole e hanno bisogno di almeno sei ore di luce diretta al giorno. Quanto al terreno, deve essere ben drenato, ricco di sostanza organica, con pH leggermente acido (6-6,5).

Rose da balcone e da terrazza

rose in balcone
Foto di anna-m. w. via Pexels

Fondamentale per una pianta di rose che andiamo a posizionare sul balcone, o in terrazza, è il vaso che le conterrà. Le dimensioni del vaso, infatti, permettono di aiutare la pianta a vivere molto più a lungo: l’ideale che il vaso sia alto e largo almeno 50 cm. Inoltre, la pianta dovrà essere munita anche di un sottovaso, leggermente distante dal vaso stesso, in maniera tale da evitare l’arresto del flusso dell’acqua. Ovviamente nei vasi vanno soltanto alcune delle 2mila varietà di rose (generalmente quelle meno cespugliose e pungenti) e in ogni caso potete scegliere il contenitore più adatto seguendo il criterio della proporzione tra la lunghezza dei fiori e la capienza del vaso. In pratica: basta un vaso da cinque litri di acqua se le rose che avete scelto non superano i 50 centimetri; serve invece un vaso da 12 litri se le vostre rose superano i 50 centimetri di altezza.

Rose in giardino

rose in giardino
Foto di Irina Iriser via Pexels

Qui, a parte la scelta del terreno e del luogo dove la pianta riceva luce e sole, è molto importante fare attenzione ad alcuni elementi. Innanzitutto la distanza tra le piante: non meno di 70 centimetri una dall’altra, e arrivate anche a un metro per stare più sicuri. Le rose non amano l’affollamento. In secondo luogo, evitate di piantare rose dove ne avete appena estirpate altre in quanto malate o rinsecchite. Correte il rischio di ritrovarvi con una pianta costretta a crescere ed a fare fiori in un terreno povero, e poco funzionale a darvi delle belle rose in primavera.

Rose per l’interno

Le rose più adatte per coltivarle in casa sono quelle in miniatura, con meravigliosi fiori da 1 a 4 centimetri di diametro. Sono profumatissime, con un vasto assortimento di colori, dal rosso vivo al giallo pallido, e una varietà di forme che include anche quelle a cespuglio, le rampicanti e gli alberelli. In casa la pianta di rose deve stare a una temperatura media tra i 10 ed i 21 gradi, ricevere molta luce (cercate uno spazio davanti a una finestra luminosa) e acqua quando il terreno si presenta troppo asciutto.

Due piccoli trucchi.

  • Il primo: la pianta va portata dentro casa in pieno inverno, tagliando la metà degli apici dei fusti. Poi va trasferita in un ambiente non riscaldato per due settimane, e dopo in una stanza riscaldata.
  • Secondo trucco: se la stanza è calda, sistemate il vaso su un vassoio di sassolini.

Tra le specie di rose in miniatura da mettere in casa, vi suggeriamo la Rosa chinensis minima, la Starina (con fiori doppi, vermiglio, che può arrivare fino a 25 centimetri di altezza) e la Angela Rippon, a fiori doppi, rosa camino, molto profumata.

Come curare le rose in inverno

In inverno ci sono alcune operazioni da fare che poi risulteranno molto utili per i risultati da raccogliere in primavera. Primo: pacciamare il terreno con foglie secche e pezzi di corteccia. E’ il modo migliore, e più naturale, per creare una sorta di copertura in grado di tenere al caldo le radici della pianta. Secondo: eliminare foglie e fiori appassiti, possono solo fare danni. Terzo: accorciare i rami troppo lunghi. L’inverno è la stagione giusta per questa operazione che non va rinviata alla primavera. Quarto: fare un lieve trattamento con un antifungino per proteggere le piante da questo rischio. Quinto: fate la massima attenzione alla temperatura, se è troppo bassa (attorno a meno 5-10) è bene coprire le piante, altrimenti bruceranno.

Come curare le rose in primavera e in estate

rose
Foto di Suzy Hazelwood via Pexels

Non c’è tregua con il piacere di coltivare le rose, durante la primavera (a maggio arriva la fioritura) e l’estate. In primavera bisogna fare una bella pulizia attorno alle piante, rimuovere le erbacce infestante, controllare che non ci siano parassiti all’attacco. E fare una giusta concimazione con prodotti naturali. Questo è anche il momento della pacciamatura con foglie secche, torba e paglia e di una lieve sarchiatura. In estate, infine, mentre vi godete lo splendore delle vostre rose, ricordatevi di fare qualche potatura, se necessaria, eliminate le rose appassite, non fate mancare l’acqua alle piante. Ma le stagioni che comprendono l’estate e la primavera sono anche quelle durante le quali bisogna fare una particolare attenzione alle possibili malattie che possono distruggere le rose. In particolare lo oidio, la ticchiolatura, la peronospera, gli afidi e la ruggine.

Annaffiature

Spesso si ha la cattiva abitudine di annaffiare la pianta di rose quando pensiamo sia giusto secondo noi e non in orari determinati. Tuttavia per le piante di rose (ma in generale per ogni tipo di pianta) è opportuno farlo dopo il tramonto.

Annaffiare le piante nei momenti in cui batte il sole danneggia infatti le foglie delle piante stesse: le gocce d’acqua si depositano sulle foglie e si trasformano in lenti, bruciandole. La terra della pianta deve essere, poi, abbastanza asciutta per poter essere innaffiata, anche se non bisogna aspettare che sia secca. Il metodo migliore per innaffiare è quello detto “a pioggia”: con l’annaffiatoio si versa l’acqua sul terriccio da una distanza lontana quasi imitando la pioggia che cade.

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