Come non sprecare cibo a colazione

Porzioni senza esagerare per latte e cereali. Riciclare avanzi di biscotti, per esempio per il salame di cioccolato

come evitare spreco di cibo a colazione

COME EVITARE SPRECO DI CIBO A COLAZIONE

Se il buongiorno si vede dal mattino, per il cibo nelle case italiane potrebbe non essere una bella giornata. Ogni mese, infatti, nella spazzatura delle nostre case finisce l’equivalente di 800 scatole di cereali da mezzo chilo, uno spreco alimentare impressionante che parte dalla prima colazione e che interessa soprattutto prodotti da forno, corn flakes e muesli, sprecati dall’80% delle famiglie italiane.

Colpa, prima di tutto, delle cattive abitudini di conservazione del cibo, ma anche del malcostume diffuso di acquistare grandi scorte di cibo per poi lasciarle ammuffire in dispensa. E se il futuro sostenibile ci appare lontano come una cosa a cui non possiamo partecipare e contribuire, è il momento di cambiare la nostra mentalità. Cominciando a tavola, al mattino.

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PORZIONI NON ESAGERATE

Nel 28% dei casi, sono le porzioni esagerate che fanno restare semipiena la tazza della colazione. Con uno spreco forse non visibile ma considerevole, e questo vale innanzitutto per il latte, il principale alimento della nostra prima colazione. Ma qual è la porzione giusta di cereali per non sprecarli? Per i bambini 30 grammi, due cucchiaiate belle grandi di cucchiaio da cucina, o mezzo bicchiere. Per i grandi la porzione raddoppia, fino a 70-80 grammi.

MENÙ DELLA COLAZIONE COME UN PASTO

Sappiamo bene quanto sia difficile conciliare le esigenze di tutta una famiglia, barcamenarsi tra l’organizzazione quotidiana di pasti e vita famigliare, ma se si dedicasse qualche minuto in più anche a pianificare le colazioni e non solo pranzi e cene, si riuscirebbe ad ottimizzare il cibo necessario, comprando solo ciò che serve, senza sprechi. Anche di denaro. La colazione, come un pranzo o una cena, ha il suo menù: potete variarlo anche giorno, l’importante è saperlo prima per non sprecare cibo che pooi avanza.

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CONSUMARE PRIMA LE SCATOLE PIÙ VECCHIE

Quando si parla di cibo da consumare, la regola è: first in, first out: ossia, i cibi più vecchi devono essere consumati per primi. Un buon modo di seguirla è posizionare le scorte dietro ai prodotti vecchi, anche se vale sempre il consiglio di non esagerare con le scorte. Perché avere in casa 4 scatole di cereali?

COME CONSERVARE I BISCOTTI

Questo è un consiglio universale, ma nel caso dei prodotti per la colazione assume rilevanza maggiore in quanto spesso è la perdita di freschezza dei biscotti, o lo sbriciolamento dei cereali a far sì che finiscano direttamente nella pattumiera. Basterebbe dunque utilizzare le biscottiere o barattoli ermetici per la conservazione, che ne preservino freschezza e fragranza.

RICICLARE AVANZI E MOLLICHE

Anche i biscotti del fondo della busta, quelli che sono aperti da tanto tempo, i cereali sbriciolati e gli avanzi delle confezioni che sono diventati mollicci, possono e devono avere un’altra vita. Le ricette che li riciclano e riusano sono tantissime, dal famosissimo salame di cioccolato a varie torte con gli avanzi. Ma sono ottimi anche come topping per macedonie, smoothie e frullati o, sbriciolandoli ulteriormente, come base per la cheesecake. Potete anche prepararli in anticipo e congelare la poltiglia, vi tornerà utile.

PER APPROFONDIRE: Dispensa, come tenerla in ordine. Ogni prodotto va nel suo spazio. Potete pulirla passando un panno con acqua e aceto sugli scaffali (foto)

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PRIMA COLAZIONE SENZA SPRECHI

CONTROLLARE CIÒ CHE PUÒ ESSERE CONGELATO

Spesso per prevenire lo spreco di cibo potrebbe essere una soluzione congelare in monoporzioni il cibo che si può congelare. Un esempio? I croissant o le merendine. Ma controllate bene la temperatura del frigo.

LEGGERE CONTENUTO DELLE ETICHETTE

L’evergreen dei consigli: leggere con consapevolezza e conoscenza l’etichetta dei prodotto. Differenziando, soprattutto, il termine minimo di conservazione, il TMC, la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, e la data di scadenza vera e propria, che viene indicata con la frase ‘da consumarsi entro’. Il termine minimo di conservazione è la data entro cui un prodotto  si può comunque consumare ma non se ne assicura l’integrità. Facciamo un esempio: se si mangiano i biscotti dopo breve tempo dopo la data indicata dal termine minimo di conservazione, non significa necessariamente che tali biscotti facciano male. Magari non saranno friabilissimi, ma non significa che non sono commestibili. Conoscere la differenza può salvare biscotti e cereali dalla spazzatura. E il pianeta dalle tonnellate di cibo sprecato.

ATTENZIONE ALLA DISPENSA

Sembra una follia, ma è un aiuto concreto per visualizzare e focalizzare il cibo che abbiamo in dispensa per la prima colazione. Basta uno scatto con lo smartphone. Spesso, infatti, i prodotti per la prima colazione non sono cibi che vanno in frigo, e quindi tendiamo a parcheggiarli in dispensa senza poi ricordarcene. Con il conseguente spreco. Avere una foto a portata di mano può aiutarci a fare la spesa con criterio e non comprare ciò che c’è già. Salvando il cibo dalla spazzatura.

RICETTE CON AVANZI DELLA PRIMA COLAZIONE:

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