
Era dal 2008 che il prezzo del petrolio non oltrepassava la soglia dei 110 dollari (80 euro) al barile. All’epoca il prezzo della benzina era tuttavia inferiore a 1,50 euro al litro. I rincari di oggi sono chiaramente speculativi e ingiustificati.
Responsabilità da parte di tutti
Che i prezzi dei carburanti risentano delle gravi condizioni del mercato era prevedibile: ma aziende distributrici e istituzioni dovrebbero adottare un comportamento responsabile, soprattutto in un momento caratterizzato da spinte inflazionistiche. Cosa che non sta facendo una società a partecipazione pubblica come Eni.
Qualche consiglio
In attesa che si muova qualcosa sul fronte istituzionale, i consumatori possono seguire qualche semplice regola per riuscire a risparmiare sul carburante.
- Tanto per cominciare non fare benzina dove capita o dove sei più comodo. La comodità spesso non paga: scegliendo con attenzione il distributore, si può risparmiare fin quasi il 10% sul pieno.
- Verifica se nella tua zona esistono distributori indipendenti, ovvero quelli che fanno riferimento a marchi diversi rispetto alle grandi aziende di distributori di benzina: la benzina “non di marca” non è meno buona di quella delle marche più note.
- Molto spesso i distributori più convenienti si trovano in prossimità di centri commerciali o al loro interno: quando vai a fare la spesa approfitta anche per fare il pieno.
- Molto convenienti sono poi spesso i distributori che, all’interno dei centri commerciali, hanno insegna che richiama quella del centro commerciale stesso.
- Verifica, infine, sempre che il prezzo praticato dalla pompa corrisponda a quello pubblicizzato dai cartelloni esposti dal distributore.
Da Altroconsumo www.altroconsumo.it/