Urbanismo tattico: interventi a basso costo per migliorare gli spazi pubblici

L’esempio di Piazzale Socrate a Roma, un progetto già finanziato. Ma che rischia di andare in fumo ed essere sprecato dopo tre anni di opachi giochi dell’oca nei palazzi del potere romano.

Rendering del progetto di Piazzale Socrate

L’urbanismo tattico (o tactical urbanism in inglese) è considerato uno dei modi più sostenibili e innovativi allo stesso tempo per intervenire negli spazi pubblici, riqualificarli e renderli più vivibili nell’interesse di tutti i cittadini. Con interventi temporanei, a basso costo e su piccola scala, da realizzare in tempi brevi, senza infilarsi nel tunnel degli sprechi dei cantieri infiniti.  E a Roma a Piazzale Socrate, nel Municipio XIV, potrebbe nascere la prima opera di urbanismo tattico della capitale, e anche una delle prime in Italia, dove esistono già degli esempi di questo genere, per esempio a Milano.

Cos’è l’urbanismo tattico

Secondo la Fondazione Innovazione Urbana, l’urbanismo tattico è “un processo di trasformazione urbana utilizzato dalle città di tutto il mondo che permette di cambiare rapidamente l’uso di uno spazio con elementi temporanei e poco costosi, analizzare la loro efficacia e poi adattare il progetto definitivo sulla base delle reazioni dei fruitori dello spazio”. Urbanistica tattica è un’espressione che riassume quindi una molteplicità di soluzioni che hanno l’obiettivo di riavvicinare gli abitanti alla città, rendendoli partecipi nell’attività di progettazione di spazi pedonali e a misura d’uomo. L’urbanismo tattico si è diffuso in tutto il mondo, da New York a Barcellona, proprio come una buona pratica di un’urbanistica e un’architettura più sostenibili.

Rendering del progetto di Piazzale Socrate 3

Urbanismo tattico: i benefici per la comunità

In un mondo soggetto all’impatto degli eventi meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici, in un’Italia dove le casse comunali sono sempre più a secco, in un presente dove il digitale ci rende più individui che comunità, i benefici dell’urbanismo tattico sono molti. Ecco i vantaggi principali delle opere di urbanistica tatticarispetto a quelle ordinarie:

  • Costano molto meno;
  • Sono realizzate in tempi molto più brevi;
  • Coinvolgono i cittadini dalla progettazione allo sviluppo, fino alla realizzazione finale;
  • Possono essere modificate nel tempo in modo rapido ed economico;
  • Pedonalizzano aree che tornano ad essere luogo di incontro intergenerazionale;
  • Migliorano l’estetica della zona interessata;
  • Sono spesso nuovi luoghi di attività culturali o ludiche per i bambini.

Roma: la prima opera di urbanistica tattica

Un progetto di urbanismo tattico è proprio quello che alcuni esponenti dell’amministrazione del Municipio XIV intendevano portare avanti a Piazzale Socrate, quando nel 2022 contattarono un’azienda milanese per intraprendere un percorso di progettazione di questo tipo. Non era un caso: dopo New York e Barcellona, Milano è una tra le città al mondo che a partire dal 2018 ha realizzato più interventi di urbanistica tattica in assoluto. 

Nel 2023 il progetto è presentato al Municipio XIV (in questo articolo si vedono alcuni dei rendering della nuova Piazzale Socrate) ed è accolto con entusiasmo dai cittadini, con approvazione unanime della Giunta locale in cui anche l’opposizione appoggia l’idea della maggioranza. In effetti, quel piazzale può diventare potenzialmente uno dei belvedere più belli della Capitale ed è amato da ragazzi e residenti che lo popolano nonostante un evidente stato di abbandono. C’è poi un tema economico: l’intera operazione di rifacimento costerebbe meno di 250mila euro. Una cifra che a Roma, per rifare una piazza, è forse un inedito assoluto. E in quella cifra rientrerebbe anche il finanziamento di momenti formativi dei cittadini sulla sostenibilità e di confronto sulla progettazione, l’informazione costante sullo stato dei cantieri, la partecipazione degli interessati all’ultimo momento realizzativo dell’opera. Non si tratta di attività in più, ma proprio del cuore del concetto di urbanistica tattica: queste attività servono a coinvolgere i cittadini dalla progettazione alla finalizzazione, per legarli al lavoro urbanistico. E questo fa la differenza nella tutela e il mantenimento successivo dell’opera: “educare la gente alla bellezza”, come scriveva Peppino Impastato. Ecco il principale valore aggiunto dell’urbanismo tattico. 

Inoltre, in quel quarto di milione di euro, rientrerebbe anche la realizzazione di un’app informativa (ad uso gratuito per gli utenti) che racconterà la nuova Piazzale Socrate e quindi la produzione di un video per diffonderne i nuovi tratti. Anche l’aspetto comunicativo rientra tra i principi dell’urbanismo tattico, che trova diffusione attraverso la conoscenza di buone pratiche. 

Rendering del progetto di Piazzale Socrate 2

Tempo sprecato: il gioco dell’oca di Piazzale Socrate 

Nel 2023 il Comune di Roma concede i finanziamenti richiesti per la realizzazione dell’opera di urbanismo tattico a Piazzale Socrate. La realizzazione è anche citata sul sito di Roma Capitale (in relazione alle opere ascritte in quel contingente assestamento di bilancio) come una delle innovazioni della giunta guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. È festeggiata anche dalla stampa, come raccontano diversi articoli apparsi su testate come Il MessaggeroFanpage o Roma Today, che raccontano come i cittadini ne siano entusiasti. Per realizzare l’opera, secondo l’azienda promotrice, ci vorranno all’incirca sei mesi. Tutto fatto, quindi: si può partire. Ma poi invece, nulla: il Municipio XIV– inspiegabilmente dopo averlo richiesto e con la pre-progettazione pronta – non assegna il finanziamento.

Successivamente, un gruppo di consiglieri del Municipio chiede nuovamente il finanziamento e l’azienda che si era occupata dell’idea progettuale originale è invitata nel luglio del 2024 ad una Giunta della Commissione Cultura e Lavori Pubblici del Municipio XIV per raccontare il progetto e spiegare cos’è l’urbanismo tattico. Tutti i delegati presenti concordano sull’opportunità di procedere, ma ad agosto scorso è l’amministrazione comunale a non concedere i fondi per Piazzale Socrate. Infine, ad inizio del 2025, il Comune di Roma concede nuovamente i finanziamenti per quest’opera al Municipio XIV. E adesso – nuovamente – il Municipio XIV è fermo, quando dovrebbe solo concedere l’integrazione dei finanziamenti comunali e assegnare i lavori all’azienda che ha curato la pre-progettazione. Il rischio è la plausibile ipotesi di ricominciare daccapo, magari cercando nuovi progettisti. Creando tre danni: eliminare le azioni di coinvolgimento dei cittadini, aumentare le spese finali ed esporsi ad una causa per plagio qualora alcuni degli elementi della prima proposta fossero ripresi dall’ipotetica nuova ditta. Di certo, meno i cittadini sono coinvolti e meno potranno partecipare. E comunque perdere 3 anni su un progetto condiviso, economico ed utile non sembra ancora un danno sufficiente a carico dei cittadini del Municipio XIV.

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