Come si parla con i bambini piccoli

Scandire bene le parole. Essere spontanei. Spiegare un divieto. Ascoltare i suoi racconti. Fare cose insieme, anche in casa

come parlare con i bambini piccoli

COME SI PARLA CON I BAMBINI PICCOLI

Parlare con i bambini. Senza sprecare parole, gesti, possibilità di dialogo. E farlo quando sono molto piccoli, raccogliendo presto i frutti di una buona comunicazione. Non è facile. A volte ci sentiamo impauriti, e non diamo naturalezza al dialogo. Altre volte siamo rigidi, e senza neanche rendercene conto creiamo condizioni di ostilità con il bebè, lo allontaniamo. Servono invece flessibilità. Capacità di ascolto e consapevolezza di quali sono i limiti, ma anche i punti di forza dei nostri piccoli interlocutori.

LEGGI ANCHE: La classifica dei migliori paesi dove crescere i figli: vince la Danimarca. Italia solo sedicesima

COME SI PARLA CON I BEBÈ

Ecco cinque semplici consigli per parlare bene con i bambini piccoli, per essere efficaci nella comunicazione. E per averli così più vicini a noi.

  1. Parlare lentamente. Il bambino, quando è piccolo, ha bisogno dei suoi tempi e della ripetizione di una parola per apprenderla fino in fondo. Dunque, lentezza nel comporre la frase, intonazione alta e toni acuti. Gli studi scientifici dimostrano che i bambini cresciuti al dialogo con questi criteri già a 18 mesi hanno uno sviluppo del linguaggio superiore alla media.
  2. Molta spontaneità. Siate semplici, naturali e spontanei, con i bambini. Lo apprezzeranno. E dimostratelo anche nella postura che prendete durante il dialogo: per esempio, ponetevi alla loro altezza, fianco a fianco. Questo crea una maggiore intimità, più calore e una migliore predisposizione del bambino a comunicare.
  3. Spiegatevi. Nell’infanzia i divieti sono frequenti. E dunque tocca enunciarli, correndo il rischio di ripetersi. Ma non per questo bisogna semplificare e costringere il bambino ad obbedire senza una spiegazione. Volete che non faccia una cosa? Bene. Ma se, in una qualsiasi forma, vi chiede una spiegazione, dovete fornirla. E non potete cavarvela con il classico e duro «Perché no!».
  4. Ascoltate le sue domande. Anche quando il bambino è molto piccolo potrebbe sorprendervi con domande interessanti. Consideratele un canale decisivo per una buona comunicazione. E seguitelo. Non siate barricati in un dialogo dettato dalla vostra agenda, la scaletta possono farla anche loro, i bambini.
  5. Fare cose insieme. È un metodo molto efficace per aprire un canale attivo di comunicazione. Piccoli lavoretti in casa, bricolage, giochi: tutto è utile per condividere esperienze nelle quali la parola, prima o poi, fa la sua comparsa. E non è una parola sprecata.

I CONSIGLI GIUSTI PER L’EDUCAZIONE DEI NOSTRI FIGLI:

Torna in alto