Il diabete è in preoccupante crescita e in Italia riguarda, secondo i dati dell’Istituto Superiore della sanità, oltre quattro milioni di persone, anche se in un milione di casi non è stato diagnosticato. Si stima che circa il 5 per cento della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni ha ricevuto una diagnosi di diabete.
Per affrontare una patologia così diffusa, e per non sprecare possibili cure e terapie, diventa fondamentale diagnosticare il diabete anche nella sua forma, considerando quelle più diffuse, che sono queste:
- Diabete mellito di tipo 1, in cui le cellule beta del pancreas, che producono insulina, vengono distrutte dal sistema immunitario. Si tratta di una malattia autoimmune che di solito si sviluppa in giovane età (bambini, adolescenti, giovani adulti), ma può comparire anche in età adulta. Le persone con diabete di tipo 1 necessitano di insulina quotidiana per regolare i livelli di zucchero nel sangue.
- Diabete mellito di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, caratterizzato da elevati livelli di glucosio nel sangue, ed è dovuto a un’alterazione della quantità o del meccanismo d’azione dell’insulina. Anche i giovani possono sviluppare questa che rappresenta la forma più diffusa di diabete, soprattutto a causa di obesità, inattività fisica e cattiva alimentazione. Non sempre richiede insulina, ma può essere controllato tramite dieta, esercizio fisico, farmaci orali o, in alcuni casi, insulina.
- Il diabete mellito secondario, cioè dovuto ad altre cause, come malattie pancreatiche, alterazioni ormonali, farmaci.
- Il diabete mellito gestazionale, che insorge in gravidanza e scompare dopo il parto. Riguarda una percentuale tra il 2 e il 10 per cento delle donne che partoriscono e sebbene non si manifestano sintomi evidenti, può causare un aumento della sete e della minzione.
- Il diabete monogenico, causato da mutazioni genetiche che alterano la secrezione e/o l’azione dell’insulina. Una forma rara di diabete e le persone che ne soffrono potrebbero non avere bisogno di insulina o potrebbero rispondere meglio a trattamenti farmacologici specifici rispetto ai tipi di diabete più comuni.
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Foto copertina di AS Photography via Pexels
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