Nella tiny house (in italiano minicasa) di Andrew e Gabriella, che si può facilmente spostare da un posto all’altro, non manca nulla. C’è una cucina attrezzata, un bagno, il camino, e tutto in soli 67mq. Divisi su due piani. Una cucina attrezzata con tutto l’occorrente e gli elettrodomestici, un bagno funzionale e funzionante, una camera da letto e persino un camino. Il tutto in 67mq costati meno di 25 mila euro.
Il fenomeno delle minicase è in forte espansione in tutto il mondo, anche perché consente di dare una risposta facile, veloce e conveniente alla crisi abitativa e al caro-alloggi.
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I paesi dove sono diffuse le tiny house
I paesi più avanzati nella diffusione delle tiny house si trovano sia in Occidente sia in Oriente. In America esiste persino un movimento intitolato alle minicase, sostenibili, e a impatto zero, raccontato nella popolarissima serie televisiva Tiny House Nation. In Olanda e in Germania ci sono interi insediamenti nelle aree periurbane con minicase, a prezzi accessibili, per dare una soluzione abitativa in particolare alle giovani coppie. Progetti simili sono stati realizzati anche in Francia, Irlanda e in Finlandia.
In Giappone, dove il mercato immobiliare presenta prezzi proibitivi sia per gli acquisti sia per le vendite, spopolano le tiny house attorno ai 20 metri quadrati, con costi inferiori ai 40 mila euro. Alcune amministrazioni locali, come per esempio la cittadina di Kofu, capoluogo della prefettura di Yamanashi, predispongono piani urbanistici di edilizia residenziale interamente dedicati alle tiny house, con le relative gare d’appalto per la loro costruzione.
Come si vive in una tiny house
In una tiny house non manca nulla, qualsiasi minimo spazio viene utilizzato e non sprecato, e ogni angolo ha un uso funzionale. Spesso, gli spazi sono progettati in modo multifunzionale, con letti che si trasformano, armadi che fungono anche da scrivanie, o cucine compattate.
Le tiny house spesso sono progettate per essere più ecologiche e autosufficienti. Alcune sono dotate di impianti solari, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e compostaggio per ridurre l’impatto ambientale. Molte tiny house, come nel caso della miniabitazione di Andrew e Gabriella, sono anche mobili, cioè montate su rimorchi, il che permette di spostarsi facilmente.
Scegliere una minicasa significa anche un ritmo di vita più lento e rilassato. Le persone che vivono in tiny house tendono a concentrarsi di più sulla qualità della vita, a contatto con la natura, e sul benessere individuale e collettivo, che non sull’accumulazione compulsiva di oggetti, che in spazi così piccoli non sarebbe neanche possibile.
In questo sito ci sono tutte le spiegazioni che servono sul funzionamento di una tiny house.
Tiny house in Italia
In Italia si contano circa 10 mila tiny house, con una tendenza decisamente in crescita. Le regioni dove sono più diffuse risultano Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Toscana. In alcune regioni, come Friuli – Venezia Giulia, Liguria e Sardegna, le tiny house sono utilizzate per soggiorni di persone che hanno voglia di immergersi nella natura.
Simone Vecchiato è un costruttore di Tiny house in Italia, regolarmente autorizzato. La sua azienda S.V. MINI HOUSE si trova ad Arcade, in provincia di Treviso. I due modelli fondamentali che vengono proposti sono entrambi in legno e possono essere nobili o fissi. Per una superficie di circa 28 metri quadrati. La lunghezza va dai 5 agli 8 metri, timone escluso; un’altezza massima di 3,90 metri quadrati; una larghezza non oltre i 2,50 metri. Per un peso complessivo attorno ai 35 quintali.
Il primo risparmio nell’acquisto di una tiny house riguarda le spese amministrative. Se restano sulle ruote, possono essere messe in qualsiasi terreno, pubblico o privato, in quanto considerate rimorchi, ma non possono essere allacciate alle utenze in modo definitivo. In alcune regioni ai proprietari delle tiny house è consentito anche di chiedere il certificato di residenza. L’unico documento richiesto è la Dia (Dichiarazione di inizio attività), per il quale però il comune ha 30 giorni di tempo per dare una risposta, altrimenti vale la regola del silenzio-assenso.
Differenza con camper e roulotte
La prima, evidente, differenza tra una tiny house, un camper e una roulotte, riguarda la tipologia della struttura. Nel caso della tiny house è interamente in legno. Molto stabile, e con i tradizionali impianti elettrici e idraulici. Inoltre, la tiny house circola liberamente in quanto omologata e targata, oppure può essere fissa.
Tutte le immagini sono tratte dalla pagina Facebook dedicata al blog The Tiny Life
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