Tassa rifiuti: il Sud più caro del Nord, 351 euro a 258. E spesso la raccolta è meno efficiente

La media nazionale nel 2019 ammonta a 300 euro. Il capoluogo di provincia più costoso è Catania (504 euro) mentre quello più economico è Potenza (121). I risparmi maggiori si registrano in Trentino Alto Adige dove si spende in media 190 euro

Dai 190 euro in media che spende una famiglia che vive in Trentino ai 421 che sono costretti a versare in Campania. La tassa sui rifiuti in Italia registra delle considerevoli differenze in base al territorio in cui si vive. Le responsabilità quasi mai sono ascrivibili ai singoli cittadini ma hanno a che fare con le diverse amministrazioni, che non sempre riescono a far quadrare i conti e a fornire un servizio pubblico adeguato. Il paradosso di questa situazione è che spesso più la raccolta è efficace e meno costa. E viceversa: così può accadere che, ad esempio, i romani debbano pagare ben 378 euro nonostante il servizio non sia dei migliori, anzi.

TASSA SUI RIFIUTI IN ITALIA 

I dati su quanto ammonta la tassa nelle diverse parti d’Italia sono stati raccolti all’interno di un report realizzato dell’Osservatorio prezzi e tariffe della onlus Cittadinanzattiva. L’indagine prende in considerazione i costi sostenuti da una famiglia tipo, composta da 3 persone con una casa di proprietà di 100 metri quadri, per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia. Il risultato è che la media nazionale ammonta a 300 euro, con un picco, tra i capoluoghi di provincia, di 504 euro a Catania e un minimo di 121 euro a Potenza.

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TASSA RIFIUTI REGIONI PIÙ COSTOSE

A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 258 euro). Segue il Centro (299 euro), infine il Sud, il più costoso (351 euro). Le 10 città più costose per la tassa rifiuti sono nell’ordine: Catania (504 euro), Cagliari (490), Trapani (475), Benevento (471), Salerno (467), Napoli (455), Reggio Calabria (443), Siracusa (442), Agrigento (425) e Messina (419). Tutte al Sud. Tra le 10 più economiche le uniche sotto al Po’ sono: Potenza (121 euro), Vibo Valentia (184) ed Isernia (185).

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