Immacolata: la pensionata che cura le aiuole della città

Margherite, rose, yucca, fichi d'india. E la sua amata aloe. Così Maria Immacolata Argentiero adotta le aiuole di Bari piantando fiori e piante e trasformandole in macchie di profumo e colore

Maria Immacolata ha 79 anni, è una pensionata e per hobby regala bellezza. Da più di dieci anni, infatti, dopo essere stata per tanto tempo infermiera professionale presso il Policlinico di Bari, si dedica alla cura delle aiuole della città, rendendole bellissime macchie di colore e profumo. Lo fa senza chiedere nulla in cambio, solo dell’acqua a disposizione per non dover attraversare la città, rigorosamente con i mezzi pubblici, con secchi, bottiglie, boccioni e innaffiatoi pieni.

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AIUOLE CURATE DAI CITTADINI

La sua passione per il giardinaggio e le piante, soprattutto quelle che fioriscono, nasce nel 2000, scoprendo le proprietà dell’aloe mentre era ancora in servizio in ospedale: è utile per alleviare i sintomi delle emorroidi, del glaucoma, addirittura del morbo di Crohn Lo consiglia ai colleghi e alle colleghe, ne parla, lo pianta inizialmente nel giardinetto davanti alla sua casa. Poi decide di piantarlo lungo i viali del Policlinico, per fare in modo che tutti e tutte potessero coglierlo e servirsene. Con un velo di tristezza: nel 2006, infatti, dopo il suo pensionamento, le piantine vengono sostituite con altri arbusti, e la cosa la rammarica molto. Ma arrendersi non è nelle corde di Maria Immacolata, e un bel giorno, passando dinanzi ad un supermercato nel quartiere San Pasquale e vedendo una fioriera lasciata incolta, decide di entrare e chiedere al titolare se potesse occuparsene lei in prima persona per piantarvi il suo amato aloe, domandando solo un minimo di aiuto da parte del personale del market.

PENSIONATA CHE CURA AIUOLE BARI

Inizia così, un po’ per caso e per grande altruismo, l’attività di Maria Immacolata, che a tempo pieno si dedica alla cura e alla sistemazione di ogni pezzo di terra incolto e molto spesso abbandonato che trova in città. Come fosse un progetto sistematico di riqualifica urbana, ma con la spontaneità e l’allegria di chi lo fa per passione autentica. E, in effetti, margherite, rose, piante grasse, yucca e il sempre presente aloe, sono diventati la compagnia di Maria Immacolata, che non si è mai fermata.

La fioriera del supermarket è diventata pian piano teatro di una fantasiosa composizione di aloe e piante grasse, così come quella di un autolavaggio, piena di margherite e infiorescenze rosse, gialle e arancioni. O di un negozio di elettrodomestici, dove spiccano fichi di india e un’enorme yucca.

Spesso a Maria Immacolata si uniscono gli abitanti dei palazzi vicini, che vincendo una minima iniziale diffidenza, la aiutano spesso con le cure delle bellissime aiuole.

aiuole curate dai cittadini

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MARIA IMMACOLATA ARGENTIERO BARI

Bari è piena delle sue piante, che l’ex infermiera cura ogni giorno, muovendosi tra i quartieri con i mezzi pubblici, chiacchierando con tutti i passeggeri e non separandosi mai dai suoi ferri del mestiere: cesoie, guanti, una piccola vanga, l’immancabile annaffiatoio. Che viene riempito da tutti i negozianti dei quartieri in cui Maria Immacolata ha lasciato la sua impronta sotto forma di pesanti vasi.

Il colore e la bellezza di cui ama circondarsi e che le piace condividere, tornano spesso nella sua vita, perché Maria Immacolata, ex infermiera, giardiniera della città e amante delle piante e dei fiori, ha un sogno ulteriore: quello di poter tornare a dipingere. Passione mai sopita ma abbandonata per mancanza di tempo: portare la bellezza in città tiene molto impegnate.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dal blog Barinedita – proprietà di Alessandro Palermo)

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