A Roma il primo studio legale che tutela i diritti degli animali

Nasce GiustiziAnimale, con una sede anche a Catanzaro. Obiettivo è dare voce a chi non ne ha, e tutelare gli animali vittima di abusi e violenze, che spesso restano impunite. Ma, soprattutto, dare una spinta per aggiornare leggi vecchie o inefficaci

studio legale per animali

Uno studio legale associato che ha, tuttavia, degli assistiti speciali: cani, gatti e altri animali che non hanno voce contro violenze, vessazioni e abusi che subiscono, troppo spesso impuniti o addirittura non inquadrati nei codici della giurisprudenza. 

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STUDIO LEGALE PER ANIMALI

GiustiziAnimale, questo è il suo nome, nasce a Roma dall’idea di professionisti e professioniste già molto attivi nel campo della tutela degli animali, le avvocate Giada Bernardi del Foro di Roma, fondatrice e presidente dell’associazione di volontariato animalista “Zampe che danno una Mano”, Rosaria Loprete del Foro di Catanzaro, e il dottor Gregorio Ercoli, consulente investigativo in diritti degli animali. Lo studio, che ha sede anche a Catanzaro, è in stretta collaborazione con altre realtà dell’attivismo animalista su tutto il territorio, lavorando fianco a fianco con investigatori, guardie zoofile e medici veterinari.

Obiettivo principale è quello di portare alla luce tutta una serie di illeciti, abusi, vessazioni e violenze che cani, gatti, animali da compagnia di ogni genere subiscono spesso nell’indifferenza e nel silenzio delle istituzioni preposte, con la complicità involontaria di leggi non aggiornate, carenti o fattispecie di reato mancanti.

Per attivare la tutela degli animali da parte degli avvocati dello studio è sufficiente che volontari, guardie zoofile, semplici cittadini  studi veterinari segnalino casi da attenzionare, a cui quindi fanno seguito tutti gli accertamenti sugli eventuali illeciti ed abusi. L’attivismo degli associati dello studio è tale che si sono già affermati come nomi di riferimento nel combattere i reati contro gli animali, sia quelli considerati da affezione che gli animali liberi in natura. O, anche, quelli da allevamento o, purtroppo, quelli utilizzati negli spettacoli o nei circhi.

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PROGETTO GIUSTIZIANIMALE

I numeri della violenza contro gli animali, in effetti, sono impietosi: dati del 2018 contenuti in un rapporto della Lega Anti Vivisezione confermano che ogni 55 minuti viene aperto un fascicolo per maltrattamenti o violenze, o comunque reati contro gli animali. In totale, 26 fascicoli al giorno con 16 indagati al giorno. Uno ogni 90 minuti.Per fortuna una legge, abbastanza compiuta, esiste: è la legge 189 del 2004, che disciplina i casi di abuso o maltrattamenti a danno di animali. Sono previste pene pecuniarie o addirittura detentive, ma solo il 30% dei processi istituiti per maltrattamento e violenze contro gli animali si conclude con una sentenza. Solo la metà prevede una condanna. Un po’ poco, viste le cifre del fenomeno.

E, in effetti, una delle problematiche chiave legate alla violenza su cani e gatti è proprio la mancanza di sensibilità. Un problema culturale, da combattere a partire dalle scuole e dall’educazione. Come sottolineano gli stessi professionisti dello studio GiustiziAnimale in un’intervista a Leggo: “Troppo spesso atti di violenza e crudeltà nei confronti dei più indifesi sono rimasti impuniti e coperti da omertà e silenzio ed è ora di rompere questo muro.”

STORIE DI CANI E GATTI:

 

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