Street art contro la mafia a Vieste

Il sorriso di Paolo Falcone e Giovanni Borsellino a decorare l'auditorium della scuola media Don Antonio Spalatro. Per ricordarci che anche la mafia può finire se i giovani sanno dire di no

street art contro la mafia

In Puglia c’è un murales, coloratissimo, che campeggia sul muro della scuola media Don Antonio Spalatro di Vieste in provincia di Foggia, lo ricopre, e cui è impossibile restare indifferenti. Non solo per le dimensioni, la valenza artistica e la brillantezza dei suoi colori, ma anche e soprattutto per il soggetto rappresentato: il sorriso di Falcone e Borsellino, una rivisitazione della celeberrima foto scattata da Tony Gentile per il Giornale di Sicilia nel marzo del 1992, una delle ultime foto che ritrarrà i due magistrati simbolo dell’antimafia insieme, che diventerà immediatamente iconica.

LEGGI ANCHE: Cascina Caccia, da casolare confiscato alla ‘ndrangheta a luogo di rinascita

STREET-ART CONTRO LA MAFIA

Questo è ciò che accade quando uno scatto travalica la semplice testimonianza di un momento e diventa un simbolo. Da riprodurre, riproporre, replicare, partendo da un’opera per farne un’altra. Esattamente quello che è stato fatto dallo studio 167B/ Street di Lecce sul muro della scuola di Vieste: porre uno dei simboli più forti della legalità, della giustizia e della lotta allo strapotere di pochi su un muro dei un edificio in cui si forma la coscienza dei cittadini del domani.
Insegnando che la criminalità organizzata, come affermavano gli stessi Falcone e Borsellino, è un fenomeno umano, che finirà quando, soprattutto i giovani, troveranno il coraggio di ribellarsi allo stato di cose presenti e di dire di no. L’antimafia si insegna sui banchi di scuola, parte proprio da lì, come indica la scritta apposta accanto al murales.

Il murales, che decora la parete dell’auditorium della scuola, sorge davanti un altro luogo della lotta alla mafia del comune pugliese, la Scalinata della Legalità, ed è stato proposto, e voluto, dal Consiglio Comunale dei Ragazzi del comune di Vieste, ricevendo patrocinio immediato dall’assessorato alla cultura, che ne ha riconosciuto l’alto valore didattico e le finalità educative.
Alla realizzazione del murales hanno partecipato ragazzi e ragazze dell’istituto comprensivo Rodari-Alighieri-Spalatro, coordinati dagli artisti del laboratorio di arte, cultura e sport contro le mafie 167 B/Street.

PER APPROFONDIRE: Forno di comunità ad Andria, un vero e proprio panificio che recupera i terreni confiscati alla mafia (Foto)

MURALES ANTIMAFIA VIESTE

Primo obiettivo, di sicuro, ricordare che la lotta alla criminalità tocca ognuno di noi, non soltanto nei luoghi più caldi degli insediamenti delle mafie, quelli spettacolarizzati e resi noti da serie tv, documentari e inchieste giornalistiche: nel paese in cui abitiamo non ci sono solo camorra, ‘ndrangheta, e mafia, ma siamo attraversati e permeati da illegalità e criminalità ad ogni livello, fino a perderne di vista i confini. Non esistono mafie di serie a o di serie b, e il territorio della zona del Gargano ne è un esempio. Da anni, lotta contro il fenomeno della “mala garganica”, ben radicata sul territorio del foggiano, responsabile di numerosi episodi di violenza e di sangue durante le faide per il controllo delle attività illecite.

Il monito, sul muro della scuola media di Vieste, è proprio questo: senza educazione e senza cultura non si può sconfiggere la criminalità organizzata, e i sorrisi di Paolo Falcone e Giovanni Borsellini sono lì a ricordarcelo.

STORIE DI RISCATTO:

 

Torna in alto