
La battaglia di Vogue Italia, il periodico diretto da Franca Sozzani, è tutta da condividere: una raccolta di firme per la chiusura dei siti e dei blog che esaltano l’anoressia può tradursi in un colpo vincente per arginare un fenomeno in continua crescere. E in ogni caso non possiamo restare zitti e muti di fronte all’universo di Internet dove si arriva perfino a istruire i giovani sulle regole per diventare anoressici. L’anoressia, come ho raccontato nel libro Non sprecare, è uno spreco: del corpo, della salute, della bellezza. Della vita. E come tale va contrastato con tutte le armi, a partire proprio dai luoghi dove il verbo della magrezza viene diffuso a piene mani. Con i risultato che in Italia i malati di anoressia hanno superato la soglia dei 3 milioni (il 78 per cento sono donne), concentrandosi nella fascia di età tra i 18 e i 25 anni. Auguriamoci che la campagna di Vogue Italia, alla quale si può aderire attraverso il sito www.vogue.it, sia altrettanto severa nei confronti degli stilisti e delle grandi maison della moda che continuano a fare sfilare ragazze anoressiche.