Shareradio, web-radio di quartiere inclusiva e plurale. Che racconta Milano al di là della retorica

Nata nel 2009 nel quartiere popolare di Baggio, adesso conta un network di 25 miniredazioni e 50 volontari. Obiettivo:raccontare il mondo del terzo settore, partendo dal basso. Con un mix appassionato di giornalismo partecipativo e storytelling di un'altra Milano

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Raccontare Milano in tutte le sue sfumature, partendo dai suoi quartieri più popolosi e popolari. Dalla voce viva e calda di chi la abita in tutte le sue contraddizioni. Abbattendo la retorica patinata e un po’ snob di una città-copertina, a tinte pastello. 

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SHARERADIO

É l’obiettivo di Shareradio, la radio più social del milanese, una webradio di quartiere nata con radici ben salde nel territorio e con lo sguardo al futuro. i suoi ingredienti sono un mix di storytelling appassionato, giornalismo partecipativo, innovazione e un’attenzione insolita a tutte le realtà metropolitane: mondo delle associazioni, comunità assistenziali, misure di sostegno alla povertà, salute mentale. E così via: Shareradio é uno sguardo senza filtri sulla vita, pulsante, della città lombarda, partendo dalle reti territoriali, dall’attenzione verso tutto ciò che riguardava il terzo settore e la partecipazione e da un quartiere, quello di Baggio, Bagg, in dialetto locale, periferia ovest, che é stato a lungo un quartiere dormitorio con una fama non proprio specchiata. 

Dal 2009 Shareradio organizza rubriche telefoniche settimanali, dirette da eventi, laboratori di mediaeducation e servizi rivolti ai giovani, nonché formazione per educatori. É attenta a tutto ciò che si muove nel cuore pulsante dei quartieri e, soprattutto, si interroga con punti di vista inediti su tutti i fenomeni che coinvolgono la metropoli: uno su tutti, la gentrificazione, ovvero la riqualificazione dei quartieri, dall’Isola a via Padova, che di fatto impatta sui redditi bassi e le fasce più deboli. 

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WEB-RADIO DI QUARTIERE MILANO

La formula della radio, piace, ed è premiata dall’attenzione dei cittadini e delle cittadine e dai dati di ascolto. Da poco ha lasciato la storica sede di Baggio per approdare in un altro quartiere prima operaio e popolare da poco diventato trendy e alla moda, Isola, parte nord della città, sede di futuristici condomini e palazzi delle archistar o dei colossi del digitale come Google. Nella nuova sede di via Borsieri, strada principale del quartiere, Shareradio ha anche spento le sue prime dieci candeline, punto di arrivo di una strada iniziata con un solo programma a settimana e mezzi tecnici sicuramente minori. Oggi, le redazioni in città sono 25,  e una cinquantina sono i volontari coinvolti nel progetto: partendo dai laboratori di radio per ragazzi e ragazze fino ad arrivare alla costruzione di una rete di webradio di quartiere che fossero molto attive nel raccontare le storie del terzo settore.

Una vera e propria scuola che pesca i suoi alunni nelle realtà associative dei quartieri milanesi, dal volontariato agli enti culturali, passando per gli oratori. Ogni laboratorio diventa una vera e propria mini-redazione, e uno dei segreti è dare immediatamente ai ragazzi e alle ragazze responsabilità e tutti gli strumenti del mestiere di cui hanno bisogno. La pluralità e l’inclusione, poi, fanno il resto: parola chiave del lavoro della radio è moltitudine. Di voci, di esperienze, di racconti, sempre partendo dal basso, senza mai perdere l’unicità e il tratto distintivo. Temi di elezione, per Shareradio, sono il razzismo, lo stigma della salute mentale, le problematiche della scuola, della nuova povertà, i pregiudizi e la separazione sociale, che hanno reso Milano una città polarizzata. Da una parte i poveri, dall’altra i ricchi, che danno l’immagine di una città patinata, da copertina. Il lavoro fatto ha premiato la radio, che nel frattempo è diventata associazione di promozione sociale nel 2015, e i milanesi sono sempre più affezionati al mondo della web-radio metropolitana: importante contributo è giunto dalla possibilità di ascoltare il palinsesto in streaming nonché dall’esperienza di trasmissione in FM grazie a radio-partner che ne hanno allargato il bacino di utenza.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dalla pagina Facebook di Shareradio)

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