Scuola all’aperto: a Forlì i bambini studiano nel verde

La pandemia ha rilanciato una formula didattica molto utile per educare, già da piccoli, alla sostenibilità. Molte lezioni si tengono per insegnare ai bambini come non sprecare

Non è facile fare una scuola all’aperto in tempi di coronavirus. Troppe incertezze, tante paure, e norme che cambiano in continuazione. A Forlì, le suore francescane della scuola dell’Infanzia paritaria, invece, hanno portato avanti con tenacia il loro progetto e sono riuscite a concluderlo. Proponendo una vera scuola outdoor.

SCUOLA ALL’APERTO FORLÌ

Come funziona la scuola di Forlì? Si tratta di un progetto ambientale ispirato a un vero viaggio, fatto di piccole cose, di gesti semplici ma altrettanto potenti, nell’universo della sostenibilità. A contatto con la natura, per esempio, i bambini scoprono la vita, l’utilità e il percorso dei fiori e degli animali. Coltivano le piante, curano l’orto, imparano a classificare le varie specie, e allo stesso tempo entrano in contatto con coccinelle, farfalle e api. Sono gli insegnanti, da qui delle semplici lezioni, a spiegare loro come regge un equilibrio così delicato e come noi essere umani possiamo distruggerlo o proteggerlo. Un’alternativa che si gioca sugli stili di vita.

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OUTDOOR EDUCATION

Un’attenzione particolare viene dedicata all’educazione per contrastare, fin da piccoli, gli sprechi. L’orto è considerato un luogo preliminare, da approfondire, per dare un senso al cibo ed evitare di gettarlo nella spazzatura quando avanza. L’acqua viene usata con discernimento: senza esagerazioni e senza sprechi, ma anche senza goffe rinunce, come fanno le persone che non si lavano per diminuire i consumi dell’oro blu.

SCUOLE ALL’APERTO IN EMILIA ROMAGNA

L’Emilia Romagna è una delle regioni italiane dove sono più diffuse le scuole all’aperto, comprese quelle che realizzano le lezioni nei boschi, con lezioni di teoria ed esercizi pratici. In particolare don Marco Muratori ha costituito la rete delle Scuole all’aperto delle provincie di Forlì e Cesena, associata alla Federazione italiana Scuole materne. Ne fanno parte ben 27 istituti, che condividono un percorso formativo e scambi di esperienze didattiche orientate all’approfondimento del senso civico, del rispetto della natura, e di un’autentica scelta a favore della sostenibilità. Tra questi istituti c’è anche la scuola dell’infanzia Achille Lega, a Meldola, che prevede sia l’asilo nido sia la primina. Tutto sotto il segno di natura, riciclo creativo, arte e bellezza.

Il progetto è in concorso per il Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Scuole”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2021:

  1. Come proteggere il mare: la rete di Worldrise punta al 30 per cento di Aree Marine Protette
  2. Aquafil, il gruppo che produce nylon dai rifiuti
  3. L’avvocato di strada, mille volontari che regalano l’assistenza a chi non può permettersi la parcella di un avvocato
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