ScartOff, la bottega artigianale di riciclo creativo di tre giovani artigiani pugliesi

L'idea è di tre giovani imprenditori di Barletta: Antonella Semeraro, Michela Rociola e Riccardo Di Chio. Nelle loro mani la tradizione dell'artigianato si unisce alla filosofia del riuso.

SCARTOFF BARLETTA, LA BOTTEGA DI RICICLO CREATIVO – Si chiama ScartOff ed è una bottega che unisce la tradizione dell’artigianato alla filosofia del riuso e del riciclo. Qui gli scarti recuperati da aziende, privati o in discarica acquistano una nuova funzionalità e vengono trasformati in oggetti unici di design. Così, una ruota diventa un appendiabiti, una gonna usata una borsa alla moda, una scala diventa una libreria aggiungendo un po’ di poesia, competenza e fantasia …

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L’idea è di tre giovani laureati-artigiani di Barletta, in Puglia: Antonella Semeraro, Michela Rociola e Riccardo Di Chio. “Ogni giorno, con le nostre creazioni, cerchiamo di entrare nella quotidianità della vita, con accessori moda, allestimenti, piccolo arredo… insomma tentiamo di far vivere il riuso come consuetudine, non come (e spesso accade) qualcosa “alla moda spiegano “il progetto nasce dalla forte passione per l’artigianato e per i lavori manuali, nonché dalla spiccata etica ambientale e dal rispetto per la conservazione dell’ambiente. Questo ci ha portati all’elaborazione di un progetto concreto che ha vinto le selezioni di finanziamento del bando “Principi Attivi 2012” della Regione Puglia. Il finanziamento è stato un motore di avvio di quell’attività tanto sognata e ha potuto rendere concreta un’idea di sviluppo sostenibile nella città di Barletta.

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IL RECUPERO DEI MATERIALI NELL’ECO BOTTEGA SCARTOFF – Gli ambiti principali in cui opera l’eco bottega ScartOff sono: accessori moda, eco sartoria, arredamento di interni ed esterni e allestimenti per esercizi commerciali e fiere. Recupera plastica (bottiglie, bicchieri, imballaggi), carta (quotidiani, magazine), cartone, camera d’aria, pneumatici, PVC, maglieria e stoffe, legno, alluminio e vetro. Ha stipulato delle convenzioni con aziende partner del progetto “Ri_fatti, non parole” che forniscono i loro scarti di lavorazione, che diventano materia prima-seconda per la realizzazione dei manufatti. In più, il team di ScartOff incentiva i concittadini a un consumo critico e consapevole e a non lasciare i rifiuti (soprattutto quelli ingombranti) davanti ai cassonetti già stracolmi per strada, ma a portarli nella loro bottega, dove vengono smontati e reinventati.

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Il progetto “Ri_fatti non parole” di ScartOff non può, però, esaurirsi in una semplice descrizione di un’attività di riuso e riciclo dei materiali” spiegano “ma punta a far rinascere la tradizione delle antiche botteghe di “arte e mestiere“, attraverso un percorso di lavorazione che fa proprie e rielabora le famose 4R: Riparare, Rammendare, Ricostruire, Restaurare, ovvero le buone pratiche che, nascendo dai vecchi mestieri caduti in disuso, prolungano la vita di un oggetto rendendola infinita, diventano le nuove parole d’ordine di ScartOff.

“Ri_fatti, non parole” e ScartOff è allo stesso tempo “fare” e “saper fare”. Oltre alla progettazione e realizzazione degli articoli è anche formazione e informazioneLe tematiche ambientali sono al centro dell’attività della bottega e i principi di riduzione dei rifiuti, di riciclo e riuso sono i fondamentali del percorso di formazione che ScartOff porta avanti nelle scuole e nelle strade, con seminari, laboratori e didattica. Ha avviato cicli di incontri nelle associazioni del territorio, corsi e laboratori nelle scuole e in bottega. Inoltre, dicono, “ogni qualvolta qualcuno entra nello showroom, siamo sempre pronti a spiegare chi siamo e soprattutto perché lo facciamo e perché è importante che tutti si avvicinino al mondo del riuso e riciclo”. Cosa aspettare ad andarli a trovare?

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