Marmellata di amarene: la ricetta per prepararla in casa

E i piccioli? Fateli asciugare bene e usateli per preparare una tisana depurativa e drenante.

Tempo di preparazione: 30 minuti per 1 kg di amarene

Tempo di riposo: da un paio d’ore a tutta la notte

Tempo di cottura: 1 ora circa

Difficoltà: bassa

RICETTA MARMELLATA DI AMARENE

Le amarene sono il frutto del ciliegio aspro, un alberello che, in genere, non supera i pochi metri di altezza, ma così robusto e da crescere un po’ ovunque nel nostro Paese, e capace di resistere bene ai capricci della natura. I fiori compaiono all’inizio di aprile, e i frutti raggiungono la maturazione nel mese di giugno, un po’ in anticipo se è caldo e secco, o più verso fine mese nelle estati che stentano a decollare.

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Le amarene, come dice il nome della pianta, hanno un sapore aspro, acidulo, che potrebbe non piacere a tutti, ma che, nella preparazione della marmellata, suggeriamo di non contrastare con un eccesso di zucchero: si rischia di perdere il loro sapore così particolare.

INGREDIENTI in proporzione

  • 1 kg di amarene già pulite
  • ½ kg di zucchero
  • 1 barattolo di vetro da 500 grammi con coperchio nuovo

PREPARAZIONE

  • Preparate il barattolo con il suo coperchio ben lavati e asciugati.
  • Mettete a bagno le amarene, complete di picciolo, in acqua fredda, e sciacquatele un paio di volte per liberarle dalla polvere.
  • Scolatele e liberatele dal picciolo, da conservare.
  • Trasferitele in una ciotola e avviate il processo di liberarle dal nocciolo: per quanto questa operazione possa spaventare, in realtà è piuttosto veloce, in quanto basta “shiacciare” il frutto e il nocciolo uscirà facilmente dallo spazio dove era inserito il picciolo.

  • Raccogliete la polpa delle amarene in un’altra ciotola che avrete pesato in precedenza: alla fine potrete calcolare il peso netto della frutta e misurare metà dello stesso peso in zucchero
  • Unite lo zucchero alla frutta e mescolate bene.

  • Lasciate riposare il tutto per due o tre ore (fuori dal frigo) fino a 12 ore e più (in questo caso, conservate in frigorifero).
  • Al momento di cuocere, versate il composto di frutta e zucchero in una pentola adatta alle cotture lunghe (no all’alluminio, sì a ghisa e acciaio) e fate cuocere coperto, a fuoco molto dolce, per circa un’ora.

  • Verso fine cottura verificate che non sia troppo acquosa: in questo caso scoprite la pentola per far evaporare l’eccesso di umidità.
  • La confettura è pronta quando, raccogliendone un po’, mentre scende, “vela” il cucchiaio.
  • Spegnete il fuoco: potete lasciare la confettura così, con i pezzi di frutta interi, o renderla più omogenea con qualche veloce giro di minipimer.

  • Mentre è ancora bollente, versate la confettura nel barattolo, chiudete bene con il suo coperchio e rovesciatelo su una superficie che sopporti il caldo: questo aiuterà la formazione del sottovuoto.

  • Dopo mezz’ora, potete rimettere il barattolo in piedi e aspettare che si raffreddi del tutto.

La marmellata di amarene è pronta da gustare.

Alcuni consigli

  1. Lo zucchero è un prezioso conservante. Quando si preparano marmellate e confetture è bene valutare per quanto tempo vorremo conservarle. Se il tempo è breve (un paio di mesi) possiamo permetterci di diminuire la quantità di zucchero.
  2. Se abbiamo a disposizione molta frutta, di qualunque tipo, e prevediamo una conservazione che vada all’anno o oltre, meglio aumentare lo zucchero fino a eguagliare il peso della frutta.
  3. Avete numerosi barattoli di marmellata aperti, pieni a metà, che nessuno vuole finire? Per non sprecare, anzi, valorizzare questi “avanzi”, preparate una crostata multicolore!

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Marmellata di amarene
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