ReHouseit: la startup che trasforma la terra in mobili

Una tecnologia brevettata per recuperare materiali altrimenti destinati allo smaltimento. E invece trasformati in pezzi unici di design

Tutto inizia con gli scarti. Tantissimi, lungo la filiera dell’agroalimentare. Dalla terra all’acciaio. E poi, con un tipico percorso di economia circolare si arriva ai pezzi di design. Questo è, in estrema sintesi, il progetto industriale della startup ReHouseit.

REHOUSEIT LA STARTUP CHE TRASFORMA LA TERRA IN MOBILI

L’idea di ReHouseit nasce da due giovani amici, Nicolò Verardi, amministratore dell’azienda, ingegnere laureato al Politecnico di Milano e Riccardo Frezzato, economista, laureato alla Teesside University di Middlesbrough. Insieme i due giovani fondano, nel 2020, la startup ReHouseit a Milano per portare l’innovazione nel perimetro del recupero dei materiali. La terra è l’ingrediente principale che, in collaborazione con Saint Gobain (multinazionale nell’edilizia sostenibile) produce un innovativo prodotto stampato in 3D.

LEGGI ANCHE: Sabbia, ne consumiamo troppa. Va riciclata

TECONOLOGIA REHOUSEIT

Ma come funziona esattamente questa tecnologia? ReHouseit utilizza sottoprodotti (materiali di scarto) provenienti da diverse filiere industriali italiane. Dall’acciaio all’estrazione mineraria arrivando agli scarsi agroindustriali, come gli scarti polverosi che contengono una composizione mineralogica specifica utile a costruire i prodotti di ReHouseit. A questo punto vengono realizzate delle malte che possono essere estrusi attraverso una stampante 3D per formare degli oggetti per il design sia di esterni che di interni.

È possibile conteggiare un quantitativo di 500 mila tonnellate l’anno di sottoprodotti per ogni sito medio-grande. La base da cui attingere è molto ricca e in continuo aumento. I materiali di recupero diventano nuovi elementi per l’edilizia come isolamenti termici, acustici o oggetti di arredo per le case. In quanto riciclato è un materiale che può essere continuamente riutilizzato.

Il progetto è candidato al Premio Non Sprecare 2023, nella sezione Startup. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2023:

  1. Opera Cardinal Ferrari: i volontari che setacciano le strade di Milano e raccolgono il cibo avanzato
  2. Nipote in affitto: la startup che aiuta gli anziani con la tecnologia
  3. Depuratore con i tappi di plastica: si realizza in Trentino
Torna in alto