Quilling, cos’è e come si fa

Bastano colla e carta (anche riciclata), e un po' di pazienza per ottenere decorazioni uniche.

Quilling, cos'è e come si fa

Immaginate di prendere una semplice striscia di carta e trasformarla in un fiore, in un cuore o, addirittura, in un paesaggio. In questo sta la magia del quilling – o filigrana di carta – una tecnica che appassiona un buon numero di amanti del fai-da-te. L’antica arte di arrotolare la carta che permette di dare vita a decorazioni eleganti, colorate e sorprendenti. Approfondiamo cos’è il quilling, cosa significa questo termine e l’occorrente per cimentarsi, tra carta e colla.

Cos’è la tecnica del quilling

Quilling, cos'è e come si fa
Foto di Towfiqu barbhuiya via Pexels

Il quilling è una tecnica di decorazione che consiste nell’arrotolare, modellare e incollare sottili strisce di carta per creare motivi ornamentali. Le strisce vengono avvolte su loro stesse con l’aiuto di uno strumento specifico – o anche semplicemente con le dita – dando vita a piccole spirali che possono essere modellate in diverse forme: cerchi, gocce, cuori, quadrati, foglie, fino a composizioni più complesse come fiori, animali o paesaggi.

Il principio che sta alla base del quilling è semplice: dalla semplice combinazione di elementi piccoli e ripetuti si ottengono delle decorazioni eleganti e originali. Con questa tecnica è possibile decorare biglietti d’auguri, album fotografici, cornici, scatole regalo o anche quadri da appendere alle pareti.

Una delle caratteristiche più apprezzate del quilling è che non richiede strumenti costosi né abilità particolari: bastano pazienza, precisione e creatività. È, insomma, una forma d’arte accessibile a tutti, dagli adulti ai bambini, ed è perfetta anche come attività rilassante alla quale ci si può dedicare quando se ne sente il bisogno.

Che cosa significa quilling

quilling
Foto di Pixabay

Il termine “quilling” deriva dall’inglese “quill”, che significa “piuma” o “penna d’oca”. Interessante è la sua origine storica. In passato, infatti, le strisce di carta venivano arrotolate proprio con l’aiuto della punta cava di una penna d’oca. Questa tecnica era già diffusa nel Medioevo, soprattutto nei monasteri, dove veniva usata per decorare libri religiosi e copertine.

Col tempo, il quilling si è evoluto diventando un’arte decorativa praticata dalle dame dell’aristocrazia europea nei secoli XVII e XVIII, che lo utilizzavano per abbellire mobili, cornici e piccoli oggetti di pregio. Oggi il termine è rimasto invariato e indica ancora questa particolare forma di paper art, che unisce tradizione e modernità.

Cosa serve per il quilling

Quilling, cos'è e come si fa
Photo credit via Pxhere

L’occorrente per il quilling può essere così riassunto:

  • Strisce di carta per quilling
  • Aghi o penne apposite
  • Tappetino di sughero o in gommapiuma (sui quali fissare e lasciare asciugare le forme)
  • Colla vinilica
  • Pinzette (per tenere e posizionare le forme senza rovinarle)
  • Forbicine di precisione (per rifinire le strisce)
  • Ago o stuzzicadenti (per applicare piccolissime gocce di colla)
  • Righello per quilling o dima circolare (serve per ottenere cerchi tutti della stessa dimensione).

Che tipo di carta si usa per il quilling?

carta per quilling
Foto di Алексей via Pexels

La carta è l’elemento principale dell’arte del quilling, ed è importante scegliere quella giusta per ottenere risultati precisi e duraturi. Non va bene qualsiasi tipo: occorrono fogli sottili già tagliati in strisce, oppure ritagliati a mano. La carta per il quilling dovrebbe avere queste caratteristiche:

  • Uno spessore compreso tra 80 e 130 g/m². Una carta troppo sottile rischia di strapparsi, mentre una troppo spessa è difficile da arrotolare.
  • Una larghezza delle strisce variabile tra i 2 e i 10 mm. Le strisce più sottili sono indicate per lavori delicati e dettagliati, quelle più larghe per decorazioni più evidenti.
  • Varietà di colori: potete reperirne diverse in commercio, disponibili in un’ampia gamma di colori e sfumature. A meno che in casa non abbiate della carta da riciclare che risponda alle caratteristiche sopra citate.

Un breve approfondimento merita la grammatura della carta. Che possiamo così riassumere:

  • 100–120 g/m²: la grammatura più comune e utilizzata per il quilling
  • 220 g/m²: indicata per realizzare contorni e scritte
  • sotto i 100 g/m²: ottima per forme sottili e dettagli
  • oltre i 300 g/m²: utile prevalentemente per le strutture e le basi, non da modellare

Se amate il fai-da-te, infatti, potete realizzare da voi le strisce, ritagliando la carta con un taglierino apposito. Se siete principianti, iniziate con delle strisce larghe 4-5 mm, che risultano più facili da maneggiare e modellare rispetto a quelle sottilissime.

Che colla si usa per il quilling?

colla
Foto di Scott Sanker su Unsplash

Oltre la carta, la colla è l’altro materiale fondamentale per chi vuole cimentarsi nel quilling, perché serve a fissare le strisce di carta una volta arrotolate o posizionate sul supporto. Non tutte le colle sono adatte: devono avere caratteristiche specifiche per non rovinare la carta o lasciare aloni.

Le migliori colle per quilling sono:

  • Colla vinilica bianca (tipo quella per la scuola): è la più usata perché trasparente, economica e semplice da dosare. Si asciuga rapidamente e, se applicata in piccolissime quantità, non macchia la carta.
  • Colla stick: può essere utile in alcuni casi per fissare grandi superfici di carta, ma non è precisa come la vinilica.
  • Colla specifica per scrapbooking o lavori di precisione: disponibile nei negozi di hobbistica, si applica con beccucci sottilissimi che permettono di dosare bene la quantità.

Attenzione: scegliete una colla a base d’acqua, che diventa trasparente una volta asciutta.

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Foto copertina di Rakesh Naidu via Pexels

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