Pet therapy nel carcere di Pisa: così i detenuti addestrano i cani

Un progetto della Fondazione Don Bosco in collaborazione con l’associazione DoReMiao. I carcerati sviluppano utili competenze e creano relazioni

Il progetto di Pet therapy, realizzato dalla Fondazione Don Bosco in collaborazione con l’Associazione DoReMiao nella Casa Circondariale di Pisa, offre ai detenuti l’opportunità di addestrare i cani e di contribuire alla loro riabilitazione e al loro reinserimento nella società.

PET THERAPY NEL CARCERE DI PISA

L’addestramento dei caninel carcere di Pisa offre ai detenuti un’opportunità concreta di riscatto e di reinserimento nella società. I cani addestrati possono essere utilizzati come cani da assistenza per persone con disabilità, ma anche come cani antiproiettile per le forze dell’ordine. Il progetto ha un impatto positivo sulla vita dei detenuti coinvolti, ma anche sulla vita dei cani addestrati. Grazie all’addestramento, i cani diventano più socievoli e imparano a svolgere compiti utili per la società.

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ADDESTRAMENTO IN CARCERE

Il mondo del carcere è fortemente deprivato di emozioni. L’ingresso dei cani è sempre una festa per i detenuti. Le due ore a settimana che i detenuti possono trascorrere con i cani passano molto velocemente. L’obbiettivo però è quello di fare in modo che l’esperienza serva a mantenere il legame con la parte di sé propositiva e affettivamente genuina. Inoltre molti istituti di pena in Italia stanno riscontrando i benefici di tale scelta finalizzata a ridurre il rischio di recidività da parte del detenuto, una volta rientrato nella società.

 

Il progetto è candidato al Premio Non Sprecare 2023, nella sezione Startup. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE 2023: 

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