La frutta fine pasto è circondata da diverse leggende metropolitane, decisamente false. Si dice, per esempio, che fermenta nello stomaco, provocando così in diverse persone un senso di gonfiore e pesantezza. Non è vero, come concludono diversi studi scientifici, e semmai ci sono una serie di benefici importanti che possono essere collegati alla scelta di terminare sempre i pasti con la frutta. Per esempio:
- Fornisce vitamine e antiossidanti: la frutta è ricca di vitamina C, polifenoli e altri antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi prodotti durante la digestione, specialmente se il pasto è ricco di grassi o proteine.
- Aiuta l’assorbimento del ferro presente, per esempio, nei vegetali e nei legumi consumati durante il pasto.
- Favorisce la sazietà: le fibre della frutta contribuiscono alla sensazione di pienezza, riducendo la voglia di dolci o snack dopo aver mangiato.In questo senso, si può dire persino che la frutta aiuta a dimagrire, o comunque a non prendere peso.
- Soddisfa il desiderio di “qualcosa di dolce” e quindi è un’alternativa validissima e salutare al dessert: appaga il gusto senza aggiungere zuccheri raffinati.
- Può avere un effetto regolatore sulla digestione: frutti come mele, pere e ananas contengono enzimi (come la bromelina o la papaina) che possono aiutare il processo di assimilazione del cibo.
I frutti più indicati a fine pasto
I frutti più adatti per terminare un pasto sono quelli di stagione, tenendo bene a mente che la frutta dal sapore acidulo, come gli agrumi, aumenta il senso di sazietà e quella dal sapore granuloso, come la pera o la mela, agisce come uno spazzolino da denti avendo un effetto pulente sulla superficie dentale. In più, è bene consumarne frutti di colori diversi,senza esagerare ovviamente, perché la loro tinta indica i diversi composti che contengono: per questo, variare aumenta il numero e la specificità dei nutrienti sani con cui si viene in contatto.
Quando non mangiare la frutta a fine pasto
La frutta a fine pasto va evitata o addirittura eliminata in specifiche situazione, ovvero quando:
- Si hanno problemi digestivi: per alcune persone, la frutta dopo i pasti può causare gonfiore o fermentazione intestinale, specie se mangiano molta frutta zuccherina (per esempio uva, fichi, banane) o sono sensibili al fruttosio.
- Se si segue una dieta a basso indice glicemico: mangiare frutta ad alto contenuto di zuccheri subito dopo un pasto abbondante può aumentare il carico glicemico complessivo.
- In alcune diete specifiche, come la dissociata: si tratta di un consiglio che viene dato, di solito, da chi sostiene l’utilità di questa alimentazione per perdere peso. Ma anche in questo caso, non ci sono prove scientifiche sull’
attendibilità della precauzione.
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