Orto scolastico: il progetto della scuola dell’infanzia di San Giovanni a Piro

Il Progetto "Dall'Orto alla tavola" della scuola dell’infanzia di Bosco dell’ I.C. “T.Gaza” di S.Giovanni a Piro (SA) mette al centro dell'educazione alimentare giovani e adulti che sono attori e autori dei frutti dell'orto di scuola.

ORTO SCOLASTICO – La scuola dell’infanzia di Bosco dell’ I.C. “T.Gaza” di S.Giovanni a Piro (SA) è inserita in un piccolo paesino nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Si nutre di storia, perché il paese ha conosciuto la strage dei moti del 1828,(i moti cilentani), si nutre di arte, perché ha conosciuto e ospitato il grande pittore spagnolo J.Ortega, allievo e amico del Picasso, si nutre di natura, guardando la montagna da una parte e il mare a pochi passi.

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IL PROGETTO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI S. GIOVANNI A PIRO – Dall’Orto alla tavola” è un progetto che si sviluppa su un orto sinergico, dove la sinergia non è solo tra le piantine ma anche tra bambini, genitori, nonni e comunità. Educare a lavorare insieme significa raggiungere ottimi risultati che da soli non sarebbe possibile. Un percorso di apprendimento-gioco con la natura, dove ci si prende cura, dove si scopre l’origine del cibo da gustare nella stessa mensa scolastica, scoprendo gusti nuovi.

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EDUCAZIONE ALIMENTARE A SCUOLA – È questo uno degli scopi del Progetto “Dall’Orto alla tavola”. C’è il bisogno che grandi e piccoli sappiano preparare l’aiuola, piantare le varie insalate e riconoscere queste ultime, seminare le leguminose (fave, piselli, ceci, lenticchie) e creare la copertina di paglia alle piante per tutelarle dal freddo (la pacciamatura). Essere gli artefici della crescita di ortaggi, vedere come nascono, di cosa sono composti, come possono essere cucinati, quali benefici danno al proprio organismo. E’ un progetto di orto dove operano bambini e che può essere esteso a tutti. Un metodo di agricoltura naturale dove è richiesto meno lavoro degli orti tradizionali, dove ci sono meno sprechi di acqua per l’irrigazione, è una vera e propria sfida: riprendere in mano la terra, custodirla, amarla con responsabilità, trasmettendo quei valori che ormai si stanno perdendo.

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2014 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!

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