Natale e Capodanno a tavola: 10 regole per stare sicuri

Inviti ristretti e solo per vaccinati. Posti distanziati. Niente urla e rinunciate agli abbracci. Quanto all’igiene …

Natale, cena della vigilia e pranzo del 25, e Capodanno: sono le tre scadenze più importanti, a tavola, durante le feste natalizie. Un periodo nel quale capita spesso di mangiare in compagnie numerose. Ma in tempi di pandemia, bisogna assolutamente seguire alcune regole, molto semplici e senza ossessioni, per non correre rischi di contagio. Partendo da un presupposto che le statistiche ci ricordano: la stragrande maggioranza dei contagi avviene a casa e in luoghi chiusi.

NATALE A TAVOLA CON IL COVID

Inviti solo per i vaccinati. Non sono ammesse eccezioni, neanche per figli, genitori, nonni. Ovvero per i componenti più stretti della famiglia. Al pranzo di Natale, come al cenone di Capodanno, possono partecipare soltanto persone vaccinate. I no vax possono festeggiare tra di loro ed a casa loro. E anche il numero dei vaccinati invitati, rispetto all’abitudine di grandi feste e cenoni, deve essere ridotto all’essenziale.

Lavarsi le mani. È una regola elementare, da seguire sempre quando si va a casa di qualcuno. Tanto più durante le feste di Natale. Se siete un ospite, non è indispensabile circolare nell’abitazione del padrone di casa con la mascherina, ma la prima cosa che dovete fare è chiedere dove si trova il bagno e lavarsi bene le mani.

Distanze a tavola. Saranno i padroni di casa, come è tradizione, a stabilire l’assegnazione dei posti a tavola. Ma nei limiti del possibile c’è una nuova regola da tenere presente: conservare una distanza ragionevole tra una persona e l’altra, per evitare contatti troppo stretti.

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FESTE DI NATALE E REGOLE PER LIMITARE RISCHI CONTAGI

Voce bassa. Cantare, urlare, parlare a voce troppo alta: sono tutte attività che nel corso dei festeggiamenti di Natale e Capodanno, purtroppo, diventano rischiose. Per un motivo molto semplice: fanno emettere le famose goccioline contagiose.

Non scambiate posate e piatti. A tavola non è il caso di cedere alla tentazione, tra parenti e amici intimi, di scambiarsi piatti, bicchieri e posate. “Mi fai assaggiare dal tuo piatto?” “Mi fai sentire dal tuo bicchiere com’è il vino?” “Mi passi la tua forchetta?”.  Sono tutte domande vietate.

Nei piatti comuni posate ad hoc. Quando arrivano i piatti comuni, pensate al tacchino per esempio, bisogna tagliare le porzioni. Non fatelo mai con le vostre posate, è solo una precauzione, ma molto utile.

CENONE SICURO

Non passare il telefono per gli auguri. Anche questa è una consolidata abitudine che, per il momento, dobbiamo sospendere. Il cellulare può diventare uno strumento con il quale il virus si trasmette, e allora evitiamo di passarlo da una mano all’altro per fare gli auguri a qualcuno che non partecipa ai nostri festeggiamenti. E ognuno chiami chi vuole dal suo apparecchio.

Zero abbracci. Questa è forse la regola più dolorosa di questo decalogo. Sappiamo ormai, anche con certezza scientifica, quanto gli abbracci facciano bene a tutto. E quanto aiutino a consolidare le relazioni umane, a partire dalle più intime. Ma in questa fase dobbiamo rinunciarci.

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PRANZI E CENE DI NATALE NO COVID

Finestre aperte. Fa molto freddo, e non c’è da esagerare, altrimenti invece del Covid-19 rischiamo di finire in ospedale per una normale polmonite. Però quando ci sono più persone in casa, e sono diverse dagli abituali frequentatori, è opportuno ogni tanto aprire le finestre e consentire un ricambio dell’aria.

Niente buffet e attenzione agli avanzi. Infine, sul cibo due precauzioni da tenere presenti. Evitare il buffet con gli apertivi, che può essere una fonte di contagio, e senza sprecare gli avanzi (noi siamo sostenitori da sempre della cucina degli avanzi) è bene cuocerli nuovamente il giorno dopo, quando torneremo a mangiarli.

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