KEVAN CHANDLER –
Il tempo delle vacanze si avvicina. In molti, però, non potranno partire perché per loro viaggiare equivale a una vera e propria Odissea. È la storia di tanti disabili che sono costretti a rinunciare a qualche settimana di svago perché le loro sedie a rotelle rappresentano un impedimento troppo grande. Difficoltà che, però, Kevan Chandler è riuscito a superare grazie a degli amici che lo portano in giro per il mondo sulle loro spalle. Costretto sulla sedia a rotelle a causa di una malattia degenerativa da quando è bambino, questo ragazzo americano di 40 anni grazie alla testardaggine sua e delle persone che gli vogliono bene si è ribellato a un destino che lo vorrebbe chiuso dentro la sua camera o per lo meno a spostamenti limitati. E invece scala montagne, attraversa boschi e visita le più belle città d’arte.
LEGGI ANCHE: RaB, il caffè letterario di Milano che aiuta i disabili, li fa lavorare, e crea comunità
IN VIAGGIO CON IL CROWDFUNDING –
Kevan è affetto da una terribile e rara malattia neurodegenerativa, l’atrofia muscolare spinale, ed è costretto dalla nascita su una sedia rotelle. Ciononostante ha realizzato il sogno di tutti giovani americani: fare un viaggio on the road nel Vecchio Continente. È partito da Fort Wayne, nell’Indiana sulle spalle di un gruppo di amici e ha avuto modo di vedere Abbey Road, la Torre Eiffel ma anche un isolotto in Irlanda e Samois-sur-Seine in Francia. Il merito di questo piccolo miracolo è di Ben Duvall, Tom Troyer e Philip Keller, un insegnante, un musicista e un fotografo amici di Kavan, che grazie a una speciale imbracatura lo hanno trasportato a turno in luoghi dove sarebbe stato impossibile arrivare con una sedia a rotelle. Oltre ad aver inventato un prototipo di zaino che ha dimostrato di essere molto affidabile, i quattro hanno dato vita anche a “We Carry Kevan”, una campagna di raccolta fondi sul sito GoFundMe per finanziare il viaggio. In soli quattro mesi sono riusciti a raggiungere la cifra di 33 mila dollari, che gli ha permesso di coprire tutti i costi della “spedizione” europea.
INIZIATIVE PER I MALATI DI ATROFIA MUSCOLARE –
L’atrofia muscolare spinale (Sma) è una malattia neurodegenerativa rara e colpisce un neonato ogni 6mila-10mila, in tutto il mondo. Per curarla non esiste ancora una terapia efficace. “La mia sedia a rotelle è sicuramente il luogo più comodo che io conosca – ha spiegato Kevan in una recente intervista – ma mi sono reso conto che a volte è utile rompere le abitudini per mettersi in discussione”. Una sfida che non si esaurisce con il viaggio in Europa, Kevan infatti ha fatto sapere che il suo cammino continua e nei prossimi mesi scriverà un libro sulla sua esperienza nella speranza di ispirare altre persone con disabilità. Perché i sogni, anche i più ambiziosi, possono diventare realtà.
PER APPROFONDIRE: BiciclaAbile, il progetto che permette a dei ragazzi disabili di far rinascere le vecchie bici
Le foto sono tratte dalla pagina Instagram Wecarrykevan