IMPORTANZA DELLA SODDISFAZIONE PERSONALE –
Adesso che ogni giorno siamo aggiornati sull’aumento, in continua progressione, degli ultra-centenari in Italia, dovremo anche trovare un modo per sottrarci all’ossessione compulsiva e sprecona della longevità. La dieta della longevità. Lo sport per la longevità. Niente fumo e niente alcol per la longevità. Vado avanti? No, meglio fermarsi, altrimenti non finite questo articolo.
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IMPORTANZA DI SENTIRSI SODDISFATTI DI SÉ STESSI –
Piuttosto, a noi di Non sprecare più che uno specifico risultato, che siamo i primi a suggerire, basta vedere quante cose scriviamo sull’attività fisica a tutte le età, interessa molto un benessere più tondo, più completo, rispetto a quello del solo dato anagrafico. E meno disuguale rispetto alla situazione attuale, dove le distanze sociali arrivano perfino a intaccare la longevità: in Italia, per dirla con una battuta, più guadagni, più vivi. E viceversa. Così come, anche questa come la precedente è una statistica di fonte Istat e quindi inattaccabile, la longevità aumenta con il livello del titolo di studio. Più riesci ad andare avanti con la formazione, più hai buone probabilità di morire tardi. Mi direte: ma è sempre stato così. Fino a un certo punto, e poi un progresso medico, scientifico, tecnologico, tanto dirompente per i suoi effetti ma quanto diseguale per la loro distribuzione, non ci può soddisfare.
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IMPORTANZA SODDISFAZIONE PERSONALE PER VIVERE PIÚ A LUNGO –
D’altra parte, e non lo scrivo per consolare i meno fortunati in termini di reddito-longevità, un giornalista che stimo molto, Federico Fubini, commentando un grafico che proviene dall’università di Stanford e che mette in discussione una relazione così meccanica tra lunga vita e tanti soldi, ha ricordato che la spiegazione della longevità non può essere connessa solo a fattori economici, di reddito, di ricchezza, di status sociale. C’è altro.
Fubini ha perfettamente ragione. E l’altro non è solo la dieta, l’attività fisica, i pochi vizi e le tante virtù: no, vivere a lungo può derivare anche dal piacere di vivere, dall’idea di fare una vita piena e soddisfatta, anche con i suoi alti e bassi, anche con i suoi tormenti, con i suoi dolori e con le sue sconfitte. È questa pienezza che allunga davvero la vita, questa soddisfazione che non si può solo e sempre ricondurre a una poltrona, a una scalata al potere, al conto in banca con tanti zero. Per fortuna, nostra e di tutti, c’è altro, molto altro: l’importante è avere la fortuna, e la capacità, di riconoscerlo, magari prima che sia troppo tardi.